Soldi sottratti ad una cliente affetta da deficit mentale e per un dipendente delle poste arriva la condanna. Il collegio della seconda sezione collegiale (Presidente Pietro Baffa) ha inflitto la pena di 5 anni, a Manuel Cupiraggi, 41enne leccese, per l’accusa di peculato. Assolto, invece, per il reato di circonvenzione di incapace. I giudici hanno, inoltre, disposto il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale di 10mila euro in favore della vittima. Quest’ultima si è costituita parte civile, attraverso l’avvocato Loredana Pasca.
L’imputato è assistito dall’avvocato Francesca Conte che, una volta depositate le motivazioni della sentenza, proporrà ricorso in Appello.
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia della persona offesa. Secondo l’accusa, il dipendente di Poste Italiane avrebbe convinto la cliente, affetta da infermità e deficienza psichica, ad occuparsi dei suoi conti correnti.
Nello specifico, Cupiraggi avrebbe gestito un primo prestito, prelevando il denaro attraverso tre operazioni, per una somma complessiva di circa 7.300 euro. Successivamente, il dipendente postale avrebbe ottenuto un secondo prestito di 12mila euro e prelevato 4.500 in contanti.