Rifiuti speciali e sanzioni ad aziende salentine: sette segnalazioni del NOE


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I Carabinieri del nucleo operativo ecologico di Lecce, nel’ambito di un attività di monitoraggio sulle aziende olearie disposta dal Comando di Roma, hanno effettuato numerose ispezioni presso vari impianti ubicati nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Complessivamente, sono state segnalate alle competenti Procure ed altre autorità amministrative ben sette persone; mentre in altri 24 controlli – sempre presso analoghe strutture – nessuna irregolarità con riferimento alla normativa ambientale. 

A Scorrano, presso un frantoio oleario, è stata sottoposta a sequestro un’area di circa 500 mq. Qui, era stato realizzato un deposito incontrollato di rifiuti speciali costituiti da ferro, plastiche, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, legno e onduline in eternit. Il tutto, proveniente da attività di manutenzione delle attrezzature meccaniche e del fabbricato.

Spostiamoci poi A Copertino, dove il legale rappresentante di un frantoio oleario ha ricevuto una sanzione amministrativa per aver effettuato l’utilizzazione agronomica della acque di vegetazione delle olive su alcune particelle di terreno, ma in assenza della necessaria comunicazione al sindaco.

Infine a San Cassiano, presso un frantoio oleario, è stata sottoposta a sequestro un area di circa 2000 mq dove insisteva (anche in tal caso) un deposito incontrollato di rifiuti speciali – costituiti dalle sanse semiliquide frammiste al pietrisco ed ai fanghi provenienti dalla decantazione delle acque di vegetazione e terreno – che provocava pure emissioni maleodoranti.

Gli interventi del NOE, ad ogni modo, hanno riguardato pure zone del brindisino a pochi passi dai paesi della provincia leccese.

Si tratta di Francavilla Fontana, Torre Santa Susanna e Cellino San Marco. Nell’ultimo caso, i militari pare abbiano trovato un appezzamento di terreno sui cui c’era un presunto deposito incontrollato di rifiuti.