Denunce, tante e persino un sequestro di piante di melograno: è questo il bilancio dei controlli dei Carabinieri della Forestale che hanno acceso i riflettori sul territorio. E le ‘sorprese’ da Torre Specchia a Nardò, da Caprarica di Lecce a Martignano non sono mancate.
Torre Specchia
Due gli interventi nella zona della marina che ricade nel territorio di Melendugno (l’altra appartiene a Vernole). In un caso, i forestali di Otranto hanno deferito in stato di libertà due persone, il primo come proprietario e committente, il secondo come direttore dei lavori. L’accusa contestata dagli uomini in divisa è quella di aver costruito tre pilastri, che non erano stati previsti nel progetto originario. Quindi in difformità al permesso di costruire. Il tutto, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e senza il parare vincolante della Soprintendenza di Lecce.
Sempre a Torre Specchia sono finiti nei guai il proprietario/committente e il direttore dei lavori. Anche in questo caso l’accusa è quella di aver realizzato un muro di recinzione di circa 100 metri, di due colonne d’ingresso di 2 metri e 60, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Non solo, in totale assenza dei necessari titoli abilitativi e autorizzazioni, era stato ‘costruito’ un pavimento di 85 metri quadri utilizzando le classiche e tradizionali chianche. E per finire dei bagni esterni per una superficie complessiva di 8 metri e 50.
Martignano
Nella zona industriale, i forestali di Lecce hanno denunciato a piede libero il dipendente di una ditta produttrice di semilavorati per la realizzazione di cucine componibili. Secondo i militari, l’uomo avrebbe smaltito illegalmente alcuni residui di lavorazione, bruciandoli. Si tratta di cascami di truciolato e legno lamellare contenenti colle e impiallacciature in materiale plastico. Il tutto avveniva all’interno di un terreno recintato, dove ha sede anche la ditta.
Nardò
I forestali di Gallipoli si sono presentati in località “Masseria Nanni” insieme agli ispettori fitosanitari della Regione Puglia, per effettuare il sequestro amministrativo a carico di un soggetto ritenuto responsabile di «attività di produzione materiale di moltiplicazione di piante da frutto in assenza di opportuna autorizzazione». Sono state sequestrate, in via amministrativa, 98mila piantine circa di melograno (varietà Ako e Wonderful).
Caprarica di Lecce
I forestali di Lecce, in questo caso, hanno deferito in stato di libertà un soggetto che, in un’area recintata, avrebbe gettato rifiuti costituiti da materiale di demolizione, pneumatici fuori uso e guaine bituminose contenute in sacchi di plastica. Insomma aveva creato una discarica abusiva, depositando illecitamente sul suolo i rifiuti senza alcuna autorizzazione. Tutto questo, nell’ambito dell’attività di una società che opera nel settore edile.