Nelle giornate del 27 e 28 novembre è stato svolto un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro “nero” e “irregolare”, oltre alle condotte illegali connesse.
Il piano, disposto dal Comando Regionale Puglia, si colloca nell’ambito dell’attività istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di tutelare il corretto andamento del mercato del lavoro.
I numeri dell’intervento
Complessivamente sono stati eseguiti 170 controlli, nel corso dei quali sono stati scoperti 104 lavoratori impiegati totalmente “in nero”, oltre a 46 lavoratori la cui posizione è risultata “irregolare”, con la conseguente verbalizzazione di complessivi 72 datori di lavoro.

Ben 286 sono, invece, le posizioni lavorative ancora in fase di definizione, per le quali sono necessari ulteriori accertamenti.
L’attività ispettiva, condotta trasversalmente nei confronti di diversi soggetti economici, precedentemente individuati a seguito di “analisi di rischio” specifiche, non ha mancato di evidenziare situazioni di particolare rilevanza, come il caso di un’attività di produzione del settore alimentare che, oltre ad impiegare la quasi totalità dei lavoratori in “nero” o irregolarmente, è risultata anche essere sprovvista delle autorizzazioni sanitarie prescritte rilasciate dagli Enti preposti.
I dati dall’inizio del 2018
Dall’inizio dell’anno, nello specifico settore sono stati effettuati 920 controlli su tutto il territorio regionale, con la scoperta di 1.197 lavoratori “in nero” e 421 lavoratori la cui posizione risultava comunque irregolare; 512 i datori di lavoro verbalizzati.