Controlli sul lungomare di Gallipoli, in regola solo due paninari su nove. Scattano anche 6 denunce


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C’è chi è finito nei guai per occupazione abusiva, chi per il cattivo stato di conservazione della carne. Fatto è che dei nove ‘paninari’ che si affacciano sul lungomare di Gallipoli solo due sono risultati in regola. È questo l’amaro bilancio dei controlli dei carabinieri nella “Città Bella”. Controlli che non si fermano, nonostante l’estate sia un lontano ricordo.

Negli ultimi 10 giorni, gli uomini in divisa della locale compagnia sono stati impegnati in un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di violazioni penali e non, in materia igienico–sanitaria ed autorizzativa. Perché quando si parla di «criminalità», l’attenzione è sempre la stessa sia nel caso di episodi “eclatanti”, sia che si tratti di reati più comuni.

Nove esercizi che somministrano bevande e alimenti in una delle zone più animate della “perla dello Jonio” sono finiti nel mirino dei militari che hanno spulciato autorizzazioni (e non solo) alla ricerca delle irregolarità. Tutto questo con l’aiuto del personale specializzato della Asl, dei Nas (il nucleo antisofisticazione e sanità), dei i forestali della locale stazione e del Nipaaf di Lecce, il nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale.

Ispezioni e verifiche che – come detto – hanno portato anche a guai più seri. La maxi-operazione, pianificata sotto un profilo prettamente amministrativo, ben presto si è trasformata in una vera e propria indagine di polizia giudiziaria.

6 titolari su 9 esercizi controllati (tutti già conosciuti alle forze dell’ordine) sono stati deferiti a piede libero, presso la Procura dell Repubblica.

I reati contestati, a vario titolo, spaziano dall’occupazione abusiva di suolo demaniale senza la prescritta autorizzazione alla violazione della normativa in materia di edilizia senza dimenticare il cattivo stato di conservazione della carne.

Nello specifico sono stati scoperti quattro manufatti abusivi realizzati senza il permesso di costruire: In questi casi è scattato il sequestro penale. Tre esercizi, invece, invadevano il territorio demaniale. E ancora sono stati sequestrati circa 15 kilogrammi di carne perché erano conservati a temperatura superiore (anche di 15 gradi) rispetto ai +4 previsti dalla normativa.

Come se non bastasse, sono state accertate due violazioni amministrative al codice della strada: una per occupazione abusiva di suolo comunale con sedie e tavolini e una per aver esercitato attività su posteggio avendo invece solo autorizzazione al commercio itinerante.

Insomma, solo due esercizi, al termine del controllo, sono risultati regolari.