Diffonde musica ad alto volume dopo l’orario consentito, sanzionato locale di Lecce

La scoperta nel corso  dei servizi di controllo straordinari della Polizia. Nel mirino degli agenti anche abusivismo commerciale e salubrità degli alimenti

Gli agenti della Polizia di Stato nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio, finalizzati a garantire la prevenzione e repressione dei reati nel periodo estivo – vista anche la presenza di numerosi turisti – hanno svolto una serie di verifiche a tappeto sia nei locali che nelle attività commerciali a Lecce e nelle marine.

A  Frigole, presso un lido balneare, segnalato tramite l’app YouPol, hanno verificato che non venissero somministrate bevande alcoliche a giovani avventori minorenni.

Tanti i controlli anche in città dove sono state sottoposte a verifica varie attività commerciali, bar e stazioni di servizio. Il bilancio annovera l’identificazione di 357 persone, una segnalazione all’Asl per mancanza delle schede Haccp all’interno di un locale per la somministrazione di bevande.

Sanzionata, inoltre, un’attività dedita al pubblico intrattenimento in una via molto frequentata della città, fulcro della movida, che oltre l’orario consentito dall’apposita ordinanza del sindaco, continuava a diffondere musica ad alto volume sulla strada attraverso una cassa acustica posta all’esterno, in corso di verifica la posizione lavorativa di un dipendente.

Anche in provincia, la Polizia di Stato nell’ambito di servizi congiunti con Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza e Polizia Locale ha effettuato controlli amministrativi straordinari congiunti, considerato il periodo di forte affluenza turistica soprattutto nelle località rivierasche.

Sono state elevate 60 sanzioni  per violazione al divieto di transito nelle zone boschive, inoltre la Capitaneria di Porto ha emesso 6 sanzioni per esercizio di  commercio su area demaniale marittima senza l’apposita autorizzazione del comune, durante il servizio, è stato identificato  un cittadino straniero precedentemente raggiunto dall’ordine del Questore di lasciare il territorio dell’Unione Europea e da un’espulsione. Tuttavia l’uomo che nei primi mesi del 2023 aveva presentato una richiesta di protezione internazionale è stato invitato presso la Questura per regolarizzare la propria posizione.