Per ottenere il reddito di cittadinanza uno dichiara di essere italiano, l’altro di avere il permesso di soggiorno


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L’attenzione degli uomini in divisa verso i beneficiari del reddito di cittadinanza per scoprire chi “incassa” il beneficio senza averne diritto continua ad essere alta. Lo dimostrano i controlli che, questa settimana, si sono fermati a Guagnano e Ruffano. Nel primo comune, i Carabinieri della stazione sociale hanno denunciato in stato di libertà due stranieri: un 57enne del Senegal e un 38enne del Ghana.

Le indagini hanno permesso ai militari di scoprire che i due, per ottenere il sussidio economico, avevano falsamente dichiarato all’Inps uno di essere un cittadino italiano, l’altro di avere un permesso di soggiorno UE di lungo durata.

Gli approfondimenti hanno consentito di scoprire anche la somma ottenuta a questo punto indebitamente. Il cittadino senegalese, che aveva presentato la domanda ha ottobre 2019, dal mese successivo (novembre 2019 fino a gennaio 2021 aveva percepito più di 15mila euro (€ 15.547,66 per la precisione). Il cittadino ghanese che aveva presentato istanza ad ottobre del 2020 ha percepito quasi due mila euro (€ 1.950) da novembre 2020 a gennaio 2021. Come accade spesso in questi casi, l’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’accaduto così come gli enti assistenziali, previdenziali e fiscali.

A Ruffano, invece, i Carabinieri della stazione locale con l’aiuto dei colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Lecce, impegnati nei controlli per stanare i furbetti del reddito di cittadinanza, hanno deferito in stato di libertà un 35enne, agli arresti domiciliari, che aveva omesso di dichiarare all’Inps di essere sottoposto alla misura restrittiva. Deferita in stato di libertà anche la moglie una 26enne, incensurata, che non aveva dichiarato la variazione dell’intervenuta sottoposizione alla misura degli arresti domiciliari del coniuge di cui sopra.