Dichiarano di vivere in Italia da 10 anni per ottenere il reddito di cittadinanza, in 9 nei guai

La somma percepita dagli stranieri che avevano dichiarato di risiedere in Italia da almeno 10 anni per ottenere il reddito di cittadinanza ammonta, in totale, a più di 30mila euro.

I riflettori degli uomini in divisa continuano ad essere puntati sui beneficiari del reddito di cittadinanza per scoprire, grazie ai controlli, i “furbetti del sussidio”, tutte quelle persone che sono riuscite ad ottenere l’aiuto economico non avendone diritto, a discapito delle famiglie in difficoltà che ne avrebbero davvero bisogno.

Questa volta i controlli dei Carabinieri del Nor della Compagnia di Lecce e degli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro si sono concentrati su due comuni, Monteroni di Lecce e Surbo. E, alla fine degli accertamenti, sono finiti nei guai 9 cittadini originari di Nigeria, Costa d’Avorio, Pakistan e Senegal. Tutti deferiti in stato di libertà, al termine delle indagini.

Le verifiche hanno permesso di scoprire che gli stranieri – il più piccolo di 24 anni, il più grande di 42 – quando hanno presentato la domanda per ottenere il beneficio economico avrebbero dichiarato di risiedere in Italia da almeno 10 anni. Falso stando alle indagini dei militari e degli ispettori del Nil. In questo modo, hanno percepito in totale 30.570,95 euro.



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