I Controlli in zona stazione continuano: chiuso un locale ‘mal frequentato’ in viale Oronzo Quarta


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Non si spengono i riflettori delle forze dell’ordine puntati sulla stazione ferroviaria di Lecce, una zona ritenuta pericolosa da cittadini e residenti, costretti a “convivere” con grandi e piccoli episodi di criminalità che si consumano soprattutto quando cala il sole. I servizi straordinari, disposti dal Questore di Lecce, continuano senza sosta.

Dopo le 53 persone identificate nelle scorse ore, dopo aver denunciato per ingresso illegale sul territorio nazionale sei stranieri, ora raggiunti da un provvedimento di espulsione, nel pomeriggio di ieri, si è svolto un altro “giro” di controllo. Anche in questo caso con esito, purtroppo, positivo.

Gli agenti della Questura che sono scesi in strada (sezione Volanti, Divisione Immigrazione, Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, Reparto Prevenzione Crimine, Polizia Scientifica e Squadra Mobile, Polfer e Reparto Mobile), hanno identificato 24 persone di cui 13 stranieri.

Due sono stati denunciati per inottemperanza a precedenti ordini di lasciare il territorio nazionale e sono stati espulsi.

 Locale chiuso perché mal frequentato

Nel mirino sono finiti anche una sala giochi nel quartiere Rudiae e due pubblici esercizi situati in viale Gallipoli e viale Oronzo Quarta.

Proprio a carico dell’esercizio pubblico che si affaccia su viale Oronzo Quarta, il Questore di Lecce, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., ha emesso un provvedimento di sospensione per 15 giorni dell’autorizzazione per la gestione dell’attività.

In questo periodo il locale dovrà rimanere chiuso.

Il motivo? Dopo gli accertamenti svolti dagli agenti della Questura –  soprattutto dopo la rissa violenta avvenuta lo scorso 24 settembre, a pochi passi del locale sottoposto a chiusura che, tra l’altro, ha visto coinvolti nel tafferuglio molti clienti – è emerso che il locale era abituale meta di persone gravate da precedenti penali e/o giudiziari, spesso in stato di alterazione psicofisica dovuta all’abuso di bevande alcoliche che acquistavano anche nello stesso negozio.

Il ricorso a tale provvedimento è connesso alla obiettiva esigenza di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, indipendentemente dalla responsabilità dell’esercente.

Ciò che rileva, infatti, è l’effetto dissuasivo sui soggetti indesiderati, i quali, da un lato, sono privati per qualche tempo di un luogo di abituale aggregazione, dall’altro, sono oggetto di attenzione da parte delle autorità preposte circa il loro atteggiamento di civile convivenza.

I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane.