“Sono un cittadino nel mondo, non posso stare chiuso in casa”. Nei guai chi è stato beccato in giro senza ‘motivazioni’ valide


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Le regole vanno rispettate, senza se e senza ma. E il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dice che bisogna restare a casa per spezzare la catena dei contagi e limitare la diffusione del virus, salvo ‘necessità’ come fare la spesa o andare in farmacia.

Per questo la Polizia di Stato ha intensificato i controlli, aumentato il livello di guardia e l’attenzione anche in questo primo fine settimana di ‘quarantena’. Non tutti però sono ligi al dovere, come dimostra il bilancio del fine settimana. In tre giorni – da venerdì 13 marzo a domenica 15 marzo – sono finite nei guai 59 persone, su 1.712 controllate. Non c’è età, né città per i ‘trasgressori’. Si va dai ragazzini di 16 anni agli anziani, da Taurisano a Lecce.

Riflettori puntati anche su 615 esercizi commerciali. In questo caso solo un titolare, un 24enne di Taurisano, è stato denunciato ex art. 650 C.P..

Motivazioni non convincenti

Le pattuglie –  impiegate nel capoluogo ed in provincia –  hanno controllato a campione i cittadini in circolazione e, soprattutto, letto con attenzione le autocertificazioni compilate, ma non tutti i motivi hanno convinto i poliziotti, tant’è che sono scattate le denunce. I più sono finiti nei guai per aver raggiunto il capoluogo per sbrigare ‘commissioni’ che avrebbero potuto svolgere nel proprio comune. Un cittadino, ad esempio, si è preso la briga di raggiungere Lecce per denunciare lo smarrimento di un documento di identità, quando poteva, tranquillamente, rivolgersi agli altri uffici di polizia sul territorio. C’è anche il caso di due senegalesi irregolari trovati a chiacchierare tra di loro nella zona della stazione.

Tra i cittadini controllati anche un 55enne leccese con un mandato di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.  Doveva espiare 4 mesi e 15 giorni per falso materiale. L’uomo è stato arrestato e per lui si sono aperte le porte della Casa Circondariale. Una ragazza, invece,  su pendeva un foglio di via obbligatorio con allontanamento per tre anni dalla città di Lecce, è stata denunciata sia per il divieto imposto dal Decreto per il contenimento Covid che per inottemperanza al foglio di via.

La più originale è sicuramente quella di una persona che ha giustificato la sua presenza per strada dicendo di essere “cittadino del mondo” e che pertanto non poteva in alcun modo essere trattenuto in casa.