Poche ore dopo il ricovero al Santa Maria Novella dell’avvocato di Melendugno, positivo al coronavirus, c’è un altro caso sospetto all’Ospedale di Copertino. Una donna, ospite nel reparto di Medicina generale del “San Giuseppe”, è risultata positiva al Covid-19.
Dopo il primo test, la paziente ultranovantenne – che pare abbia incontrato un nipote rientrato in questi giorni dal Nord-Italia – è stata trasferita nel reparto di Malattie infettive del “Vito Fazzi” di Lecce, dove sono in corso ulteriori analisi.
Se il risultato del Laboratorio di Microbiologia fosse confermato si tratterebbe del sesto caso nel Salento, il secondo nel nosocomio di Copertino, dopo quello del medico anestesista.
Proprio per contenere il numero di contagi, al ‘San Giuseppe’ erano stati sospesi i ricoveri e le attività ambulatoriali. E tutti i colleghi e gli infermieri che hanno avuto contatti stretti con il professionista sono stati messi in isolamento per 15 giorni.
Nessun caso al Cardinal Panico di Tricase
La paura è tanta, anche se i timori non giustificano gli allarmismi. Da questa mattina, voci sempre più insistenti rimbalzate, come è accaduto negli altri comuni coinvolti, sui social parlavano di un caso sospetto al Cardinal Panico di Tricase. Una fake-news smentita dal primo cittadino Carlo Chiuri.
«Il direttore sanitario Pierangelo Errico mi ha confermato quanto noi già sapevamo: al momento nessuno è rimasto contagiato. Ovviamente continueremo a monitorare gli sviluppi come la situazione richiede» ha scritto sul suo profilo il Sindaco invitando tutti a non diffondere o condividere notizie prive di fondamento. «L’unico risultato – ha concluso – sarebbe quello di creare ulteriore confusione mentre in momenti come questi dobbiamo restare lucidi».
Un invito alla calma è arrivato anche dal sindaco di Melendugno Marco Potì che, in una nota, ha rassicurato la comunità precisando che la famiglia e il medico curante dell’avvocato risultato positivo non presentano sintomi influenzali. Come prassi vuole, i contatti ‘stretti’ del professionista sono stati messi in isolamento e saranno seguiti da vicino dalla Asl che ‘monitorerà’ il loro stato di salute.
«Invito tutta la cittadinanza – si legge nella nota – a seguire con responsabilità e serietà le disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, riducendo per quanto possibile le relazioni sociali, manifestazioni, eventi e occasioni di assembramento. Si raccomanda – conclude Potì – di mantenere la calma e di non diffondere notizie non verificate dalle fonti ufficiali».