L’ombra dello scenario 4. Pierluigi Lopalco: “In Puglia il virus è sotto controllo”


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Tanto è stato detto sullo «scenario 4» immaginato dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore della Sanità, quello che prevede ‘restrizioni’ più rigide di quelle contenute nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per cercare di frenare il numero dei contagi in aumento. In poche parole, è la previsione “peggiore” , quella più grave, dove la diffusione ‘incontrollata’ del virus, non solo mette a dura prova la tenuta del sistema sanitario, ma espone a rischio le categorie più fragili. A pesare sulle valutazioni è ancora l’ormai noto RT, l’indice di contagiosità o di trasmissibilità che ha superato ‘pericolosamente’ la soglia di 1,5. Avvicinarsi a 2, come avviene in alcune regioni come la Lombardia, significa che l’epidemia è fuori controllo. Non è ancora il caso della Puglia, dove sono state prese delle decisioni per “giocare d’anticipo” nella battaglia contro il Covid19.

Sospendere le lezioni in classe a favore della didattica a distanza rientra nei tentativi di frenare la curva dei contagi. In attesa di capire quali saranno gli effetti di questa decisione “impopolare, ma necessaria” la conta dei nuovi casi di Coronavirus resta stabile a tre cifre. Questo, come ha spiegato l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, non significa il virus sta correndo talmente in fretta da non essere più fermato. «In alcune regioni del Nord o al Sud, in Campania ad esempio, il virus sta circolando senza controllo mentre in altre regioni la situazione è un po’ più sotto controllo come in Puglia» ha dichiarato l’assessore alla sanità.

La Puglia non è tra le Regioni che si trovano nella fase 4, ma questo non significa che bisogna abbassare la guardia. Anzi, è il momento di far salire al massimo il livello di attenzione per non dare occasione al virus di insinuarsi.

«Il mio appello ai cittadini – ha aggiunto – è di comportarsi autonomamente come se fossero in lockdown: cerchiamo di incontrare solo e soltanto quelle persone che è necessario incontrare per motivi familiari o di lavoro, tutto il resto degli incontri, dell’attività sociale, in questo momento la dobbiamo dimenticare, se riusciamo a regolarci e ad essere prudenti in questa maniera è probabile che possiamo evitare lockdown generalizzati».