Coronavirus, secondo caso sospetto a Lecce: è un ristoratore. Si temono contatti con i tifosi bergamaschi


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La notizia di un secondo caso ‘sospetto’ a Lecce ha ‘viaggiato’ in fretta sui gruppi whatsapp e sui social, ma fino a questa mattina si trattava soltanto di voci incontrollate, come è capitato spesso da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus. Poi la conferma, dopo il tampone effettuato in Ospedale “Santa Maria Novella” di Galatina, dove – nella tarda serata di ieri – è stato accompagnato un ristoratore leccese.

L’uomo, insospettito dalla tosse secca e dalla febbre che non accennava a scendere, ha attivato il protocollo sanitario previsto quando si ha il dubbio di essere stati contagiati.

Anche in questo caso, come per il titolare della pizzeria a due passi dal centro-storico, è impossibile ricostruire la catena dei contagi, anche se il ristoratore pare abbia accolto nel suo locale un gruppo di tifosi provenienti da Bergamo. Supposizioni da parte dell’imprenditore che, scoperta la verità, ha cercato di ricostruire i contatti ‘sospetti’ che può aver avuto in questi ultimi giorni.

Si attende ora la conferma delle analisi da Bari.