
Dopo le fiamme che hanno distrutto gli ulivi condannati a morte della xylella fastidiosa, un altro terribile incendio, forse di natura dolosa, ha mandato in fumo ettari ed ettari di vegetazione a pochi passi dal parco naturale di Punta Pizzo, sul litorale di Gallipoli. Il centralino del 115 è stato preso d’assalto dai bagnanti che hanno notato la fitta nube di fumo mentre si trovavano in spiaggia.
I Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare per ore per domare il rogo, ma durante le difficili operazioni di spegnimento dei focolai rimasti accesi, i cashi rossi si sono trovati ad affrontare un drammatico imprevisto tinto di giallo. Nella Pineta, vicino alle dune, è stato ritrovato un corpo carbonizzato, forse di un uomo. La macabra scoperta è stata fatta per caso, mentre si stava monitorando, passo dopo passo, la zona bruciata.
Impossibile sapere se sia una vittima delle fiamme o se i resti fossero lì da tempo e sono ‘riemersi’ proprio grazie al fuoco. Secondo quanto trapelato, il corpo presenterebbe segni decomposizione.
La zona è stata recintata, per permettere agli uomini in divisa di cercare qualche indizio che possa aiutare ad dare un nome e un volto al poveretto, ma in un punto devastato dal fuoco è come cercare un ago in un pagliaio, quasi impossibile.
Sul posto, una volta scattato l’allarme, si sono precipitati i Carabinieri della locale compagnia, guidati dal capitano Francesco Battaglia e gli agenti del Commissariato di Gallipoli, diretti da Monica Sammati. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno il corpo è stato trasferito presso la camera mortuaria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, in attesa di altri accertamenti utili a capire cosa sia accaduto.
Il primo passo, sarà analizzare tutte le denunce di scomparsa, recenti e non, per capire di chi possa essere quel corpo.