La Puglia avrà un arma in più per combattere il Covid19. Non solo distanziamento sociale e mascherine, non solo vaccini – la campagna continua con la somministrazione delle seconde dosi, il cosiddetto “richiamo”, agli over80, e con le chiamate per il mondo della scuola, gli uomini delle Forze dell’Ordine e della Polizia penitenziaria. Ora sarà possibile utilizzare anche gli anticorpi monoclonali per il trattamento dell’infezione virale come ha annunciato il direttore del Dipartimento Promozione della Salute, Vito Montinaro.
Una nuova “strategia di cura” nella lotta al Coronavirus, importante in un momento in cui i numeri legati alla pandemia preoccupano, soprattutto sul fronte degli Ospedali costretti a gestire sempre più pazienti che hanno bisogno di cure.
Il farmaco rappresenta un’opzione terapeutica per i positivi che hanno contratto il virus in forma lieve/moderata, ma che rischiano di sviluppare, per uno o più fattori come malattie cardiache e polmonari o obesità, una forma grave della malattia.
Toccherà ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e alle unità speciali di continuità assistenziale, le Usca, individuare i pazienti da trattare. La somministrazione, invece, avverrà presso i centri ospedalieri autorizzati dalla Regione.
Il protocollo, già operativo, consentirà di aggiungere una nuova arma ai medici pugliesi per la lotta al Coronavirus.
Gli anticorpi monoclonali anti-Covid saranno forniti direttamente dalla Struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Coronavirus e verranno stoccati presso la Farmacia Ospedaliera dell’Ospedale Di Venere della ASL di Bari, che fungerà da Magazzino Centralizzato per tutte le strutture Ospedaliere regionali.