Finisce in manette con l’accusa di incendio doloso un salentino 25enne, incensurato. È stato rintracciato nella tarda serata di sabato sul litorale nord di Gallipoli, a bordo della sua Fiat Punto, dai comandanti della compagnia locale e della stazione gallipolina. Ritenuto, dunque, responsabile del rogo appiccato nel pomeriggio di ieri, in via Catania, ai danni di un abitazione all’interno di una palazzina “Residence Lo Scoglio”. Si tratta della casa in affitto che aveva ottenuto dalla propria madre, una donna del posto, qualche mese fa. All’origine del gesto doloso, proprio dei vecchi dissidi con la donna, di natura familiare.
Stando infatti alla ricostruzione effettuata dai militari dell’Arma – anche grazie alle videocamere dell’Area di servizio Esso di Via Lecce – il 25enne si è recato nel primo pomeriggio in quel distributore della zona. Ha riempito una bottiglia col liquido infiammabile tipo benzina e si è precipitato in casa. Dopo aver imbevuto uno straccio, ha poi appiccato fuoco con un accendino. Il rogo è scoppiato in poco tempo viste le piccole dimensioni dell’appartamento. Poi è fuggito a bordo della sua autovettura, lasciando l’abitazione avvolta dalle fiamme ed urtando contro della altre auto parcheggiate sulla via. Le fiamme hanno persino avvolto una bombola di Gpl, fortunatamente non esplosa, rischiando di provocare conseguenze ben più gravi.
Grazie ad alcune testimonianze che hanno permesso agli investigatori di attribuire nell’immediatezza la responsabilità del folle gesto al giovane incensurato, alla collaborazione della madre del ragazzo che via sms non ha mai perso il contatto con lo stesso e ai sistemi di videosorveglianza, è stato rintracciato in località lido conchiglie e accompagnato in caserma.
Al termine delle formalità di rito, e sentito il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, dott. Giovanni Gagliotta il giovane è stato accompagnato nella notte al carcere di Lecce.