Dai domiciliari al carcere. Nuovi guai per un 47enne accusato di maltrattamenti


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Per Fabio Antonazzo, 47enne di Carpignano Salentino si sono aperte, esattamente ieri, le porte di Borgo San Nicola, il carcere alla periferia di Lecce. L’uomo, volto già noto alle forze dell’ordine, aveva conquistato gli onori della cronaca locale in più occasioni. In particolare, a gennaio, era finito nei guai per aver aggredito, a calci e pugni, la ex convivente, una 48enne di Martano. Una violenza ‘inaudita’ nata, forse, dopo il rifiutato della donna di avere con lui un rapporto sessuale. L’aggressione, tra le altre cose, era avvenuta all’interno di un ristorante e pare che non fosse neanche la prima volta. Di certo, la povera vittima, soccorsa e trasportata al pronto Soccorso, ha riportato lesioni giudicate guaribili in più di venti giorni.  Dopo quest’episodio il 47enne era finito agli arresti domiciliari, ma l’essere ristretto in casa pare non lo abbia fermato, anzi.
 
Le violazioni alle prescrizioni imposte dalla detenzione domiciliare, però, hanno causato l’aggravamento della misura cautelare nei suoi confronti. Ripetute, infatti, sono state le segnalazioni all’autorità giudiziaria da parte dei Carabinieri della stazione di Martano che, puntualmente, hanno ‘documentato’ le inosservanze dell’uomo alle prescrizioni imposte dalla misura cautelare.
 
Una storia travagliata quella con la ex convivente. La donna, nonostante le minacce e le violenze subite, dopo qualche mese, aveva deciso di tornare a vivere sotto lo stesso tetto. Da qui, l’aggravamento della misura che ha riportato come Fabio Antonazzo a Borgo San Nicola a seguito del provvedimento della Corte d’Appello di Lecce del 27 luglio eseguito dai Carabinieri della Stazione di Martano poche ore dopo.