Tanti, troppi gli elementi che non lasciano spazio ad altre ipotesi ed inducono a credere che Daniele Battistini, scomparso in circostanze misteriose domenica pomeriggio, si sia tolto la vita. La mano sporca di sangue, il coltello conficcato nel petto all’altezza del cuore, nessun segno di colluttazione ed infine gli oggetti personali ritrovati accanto al corpo, per nulla nascosto. Resta ancora molto da chiarire, ma il luogo in cui lo studente ha scelto di porre fine alla sua vita racconta di un gesto volontario.
Il suicidio
Un suicidio, una scelta maturata nel tempo che lo avrebbe portato all’estrema decisione di togliersi la vita: è questa l’ipotesi più accreditata che gli inquirenti stanno considerando in queste ore che precedono l’esame autoptico.
Sarà il medico legale incaricato, Roberto Vaglio, a dare conferma di questa tesi a seguito delle operazioni peritali che svolgerà sul corpo del ragazzo nel pomeriggio.
Quel carattere introverso e schivo avrebbe celato un male di vivere troppo profondo che è culminato con una coltellata nel petto che, Daniele Battistini, si sarebbe inflitto da solo.
L’autopsia
Secondo una prima ispezione operata sul corpo, nel luogo del ritrovamento, Daniele si sarebbe ucciso tra domenica e lunedì. Gli inquirenti fanno sapere che nonostante la zona di Torre Uluzza, dove giaceva il corpo senza vita da ben tre giorni, sia estremamente ventilata, si notavano già alcuni evidenti segni di decomposizione.
Il coltello, usato dal ragazzo per pugnalarsi, è stato rinvenuto interamente conficcato nel petto ed il suo corpo disteso sul terreno in posizione supina, si ipotizza pertanto che abbia compiuto il gesto già da seduto e questo giustificherebbe la posizione in cui è stato rinvenuto.
Le indagini
Nessun appuntamento con una persona, informazione che circolava nelle ultime ore, risulterebbe agli inquirenti che non starebbero vagliando pertanto l’ipotesi di un omicidio.
In serata la conferma da parte del medico legale sancirà in via definitiva che si tratti di un caso di suicidio.
A poche settimane dal ritrovamento del corpo di Noemi Durini, nella tragica vicenda di Specchia che ha sconvolto l’intero paese, il Salento è scosso dalla perdita inaccettabile di un’altra giovane vita.