Abbandona sul ciglio di una strada a Matino frigo e vasca da bagno, scatta la denuncia


Condividi su

Giro di vite dei Carabinieri Forestali della Provincia di Lecce in materia di deposito abusivo e incontrollato di rifiuti e all’utilizzo di materiali non idonei per realizzare i lavori.

Nello specifico, nel corso delle verifiche, i forestali hanno provveduto a denunciare due persone e a sequestrare un sentiero.

Matino

A Matino, in Localita’ “Molloni”, a seguito di attività di indagine e perlustrazione di siti oggetto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Gallipoli, hanno deferito in stato di libertà un uomo, in quanto, a seguito dell’attività di indagine, è stato accertato che questi risulta essere l’autore del deposito e abbandono incontrollato sul suolo, ai bordi di una strada interpoderale, di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi costituiti da un frigorifero, un monitor, mobili, una vasca da bagno, materiale plastico e cartaceo di varia natura.

Parabita

A Parabita a conclusione una perlustrazione, anche in questo caso nei confronti di aree oggetto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti i Forestali gallipolini, hanno deferito in stato di libertà un uomo che, al termine di una verifica di Polizia Giudiziaria, è risultato essere l’autore dell’abbandono di rifiuti speciali non pericolosi, all’interno di un terreno di proprietà della moglie.

I rifiuti sono risultati essere costituiti principalmente da materiale legnoso tra cui una plancia con cartello pubblicitario e ripiani in legno, oltre a pannelli in cartongesso, materiale plastico e ferroso di varia natura tra cui alcune tubazioni e scatole elettriche

Ugento

a Ugento, infine, il personale del Nipaaf di Lecce ha proceduto al sequestro penale d’urgenza di 1.350 metri di sentiero ricadenti nel Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento a carico di due uomini.

L’atto si è reso necessario in quanto la ditta incaricata dal comune di Ugento di recuperare una rete di sentieri già esistenti all’interno del parco, ha realizzato un tratto di questi con materiale diverso da quello autorizzato.

Nello specifico il progetto autorizzato prevede che il fondo del sedime fosse realizzato in “calcestre”, di fatto dal sopralluogo dei militari è risultato che lo stesso sia stato compiuto con materiale inerte proveniente da impianti di recupero inerti da demolizione come laterizi cementizi, vecchi mattoni, piccole quantità di asfalto, tracce di tubi in plastica.