Sorpresi a pescare ricci di mare a Torre Inserraglio, scatta la denuncia per due sub


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Una nuova operazione di polizia marittima a tutela di mare, flora e fauna, è stata condotta nelle acque dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, una Riserva Nazionale annoverata tra le più importanti d’Italia.

Questa volta la località in cui si è svolto l’intervento è stato l’ingresso Sud di Torre Inserraglio, marina di Nardò.

L’attività cui si è dato vita, ha visto impegnati in sinergia militari e mezzi della “Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza” di Gallipoli, reparto dipendente dalla Roan di Bari, grazie anche al supporto degli operatori dell’Amp cesarina.

Un’opera continua e costante che rientra nelle azioni di controllo, monitoraggio e repressione della pesca di frodo lungo l’intero perimetro della costa, resa possibile grazie al sistema di videosorveglianza a distanza, atto a contrastare le illegalità, denominato “Torri Vedetta di Legalità”, sistema in dotazione all’Area Marina Protetta.

Protagonisti, dell’illecito, ancora una volta, pescatori subacquei intenti al prelievo di ricci di mare grazie al supporto di un piccolo natante. Al termine della battuta di pesca, ignari dell’occhio tecnologico posizionato sulla vicinissima Torre, i due trasgressori si sono allontanati rapidamente dal posto per dirigersi verso il punto di sbarco di Santa Caterina, a oltre 10 km di distanza.

Ad attenderli allo scalo di alaggio, però, vi erano gli uomini delle Fiamme Gialle della “Città Bella”, che hanno contestato loro la pesca illegale nella riserva marina con conseguente denuncia penale e sequestro del pescato e dell’attrezzatura.

Anche questa volta per fortuna i ricci erano ancora in vita ed è stato possibile rigettarli in mare.