Nel pomeriggio di ieri, gli agenti in servizio presso la Sezione Volanti della Questura di Lecce, hanno denunciato a piede libero T. M. 43enne di San Cesario di Lecce, per il reato di “Rifiuto d’indicazione sulla propria identità” e sanzionato per all’attività di parcheggiatore abusivo.
I fatti
Intorno alle ore 15.00, presso la Centrale Operativa di “Viale Otranto” sono giunte una serie di telefonate da parte di automobilisti che hanno segnalato in via Marconi un parcheggiatore abusivo molto petulante e con atteggiamento minaccioso.
L’uomo è stato descritto con un cappellino in testa e con una tuta di colore blu. Gli agenti giunti sul posto, hanno notato la persona segnalata che, approfittando dell’intervallo orario in cui la sosta è gratuita, in modo inequivocabile, gesticolava con le braccia indicando i posti liberi e agevolando la manovra di agli automobilisti negli stalli, chiedendo poi un compenso.
Il rifiuto di fornire l’identità
I poliziotti hanno proceduto al controllo, ma lo stesso, fin dal primo momento, si è mostrato insofferente rifiutando, nonostante i numerosi inviti e gli avvertimenti sulle possibili conseguenze penali derivanti dal suo rifiuto, di fornire le generalità o di esibire un documento valido ai fini dell’identificazione.
Inoltre ha continuato a mostrarsi nervoso e ha assunto un atteggiamento elusivo a ogni tentativo di verifica e dialogo, cercando di spostarsi tra le auto in sosta e continuando a mettere la mano destra in tasca come a voler nascondere qualcosa.
Condotto in Questura
Tenuto conto del suo rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale, è stato accompagnato presso gli uffici della Questura per essere sottoposto ai rilievi foto-segnaletici e comparazione delle impronte per giungere alla sua più esatta e completa identificazione.
L’uomo identificato in T. M., già noto alle Forze dell’Ordine, è stato quindi denunciato per il reato di “rifiuto di fornire le proprie generalità”.
In merito all’attività di parcheggiatore abusivo si è proceduto a sanzionarlo e a sottoporre a sequestro la somma di denaro dell’importo di 5,27 euro.
