«Evasione»: è questa l’accusa che i carabinieri della Stazione di San Donaci hanno contestato ad un 46enne del posto. L’uomo – deferito in stato di libertà – si trovava ai domiciliari per un cumulo di pene. Insomma, stava pagando il suo conto con la giustizia per alcune rapine commesse nelle province di Brindisi e Lecce e per spaccio di sostanze stupefacenti. Doveva essere in casa, quindi, ma è stato sorpreso dagli uomini in divisa lontano dalla sua abitazione, dove è stato riaccompagnato. Se non bastasse non è riuscito a trovare un motivo valido che giustificasse quel comportamento.
Non è nuovo a queste ‘fughe’
Il 46enne non è nuovo ad episodi simili. Nel corso del 2018 è stato più volte deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di evasione. A marzo, ad esempio, era stato sorpreso a ‘passeggiare’ per le strade di San Donaci, senza giustificato motivo e per questo era stato arrestato. L’episodio più ‘eclatante’, simile alla scena di un film è avvenuto a gennaio 2018, quando il 46enne era finito in manette (ancora) per evasione dai domiciliari.
Si era allontanato da casa e si era diretto a Campi Salentina al volante della Fiat Punto di un parente. È stato ‘sfortunato’ perché nella cittadina leccese è stato riconosciuto da un Carabiniere della Stazione di San Donaci, libero dal servizio. Quando si è accorto di essere stato scoperto, ha premuto il piede sull’acceleratore ed è tornato a casa a tutta velocità. Forse pebsava di spacciare l’accaduto per uno “scambio di persona, per un errore. Peccato che i militari che hanno bussato alla porta della sua abitazione sono stati più svegli. Lo hanno sorpreso sotto le coperte con gli stessi vestiti indossati nella fuga. Insomma, fingere di dialogare con i propri familiari come se nulla fosse accaduto non è servito ad evitargli i guai.