È stato sorpreso mentre stava scavando alla ricerca di reperti archeologici, ma la zona dove si era improvvisato “Indiana Jones” è un sito di interesse, dove è necessaria l’autorizzazione e da parte della Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e del Paesaggio per cercare antichi oggetti preziosi. Tanto è bastato ai Carabinieri della stazione di Torchiarolo per deferire in stato di libertà un 68enne originario della provincia di Lecce. L’uomo, ora, dovrà difendersi dall’accusa di «ricerche archeologiche non autorizzate», un 68enne originario della provincia di Lecce.
I fatti
Tutto è cominciato quando l’uomo è stato sorpreso dal proprietario di un uliveto situato nella zona archeologica di “Valesio”, mentre aveva iniziato a scavare. Chiesta contezza riguardo alla sua presenza in quella zona, il 68enne non ha saputo fornire plausibili giustificazioni.
I ‘sospetti’ sono stati confermati dagli accertamenti successivi, quando nell’auto con cui aveva raggiunto Torchiarolo sono spuntati un metal detector, un puntatore e una zappetta.
Il sito archeologico di Valesio è stato dichiarato d’interesse archeologico nazionale con Decreto Ministeriale del 6 luglio 1973. Le ricerche in quel sito, ma anche in tutti i luoghi d’interesse archeologico, come detto, necessitano di specifica autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti e del Paesaggio. Per questo il comportamento dell’uomo configura il reato di ricerche archeologiche non autorizzate.