“Ero ubriaco. Non so chi mi ha accoltellato”, ma non c’è traccia di alcool. Nei guai il 26enne ferito all’addome


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I tanti «non so» sono costati cari al 26enne di Scorrano che, alle prime luci dell’alba di mercoledì 11 luglio, si era presentato al Pronto Soccorso con un taglio all’addome. Il ragazzo aveva raccontato di essere stato ferito durante una lite, scoppiata per proteggere una ragazza che aveva ricevuto apprezzamenti pesanti e non graditi da alcuni giovani, ma quella versione, un po’ confusa e piena di «non ricordo», non aveva convinto le forze dell’ordine che avevano chiesto lumi su quella notte.

Ha mentito

Quando i carabinieri gli hanno chiesto se poteva fornire una descrizione della persona che lo aveva ferito, il 26enne aveva risposto di non poter fornire indicazioni utili all’individuazione del responsabile delle lesioni perché, al momento dei fatti, si trovava in uno stato di alterazione psicofisica causata dall’abuso di alcool. Fatto smentito dai medici dell’ospedale di Scorrano che lo hanno visitato, medicato e dimesso. Tanto è bastato per far scattare una denuncia per favoreggiamento personale. Chi stia “proteggendo” al momento è ancora un mistero.

La ricostruzione di quella notte

Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 4.00, quando al “Delli Ponti” si è presentato il 26enne con una ferita all’addome, provocata da un coltello o da un oggetto tagliente. Un taglio di circa trenta centimetri, “chiuso” con ben venti punti di sutura. I medici avevano avvisato le forze dell’ordine, come prassi vuole quando ‘qualcosa non torna’ nel racconto dei pazienti che si presentano in Ospedale per chiedere di essere curati. E anche in questo caso, non quadravano molte cose.

Gli uomini in divisa hanno raggiunto giovane, nella sua abitazione ma le sue risposte – vaghe e poco credibili – non hanno chiarito i dubbi sollevati dalla vicenda. Chi lo aveva accompagnato al Pronto Soccorso? È andato da solo e con quale mezzo? Dove era accaduto il fatto? Il 26enne aveva riferito soltanto di essere stato accoltellato in una piazzetta di Corigliano d’Otranto, ma quale non è stato mai precisato. Una reticenza giustificata dal malessere fisico provato quella notte. Le indagini sono ancora in corso.