Scoperto dagli agenti con un cellulare nascosto in cella, nei guai detenuto campano


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L’ultimo episodio simile si era verificato, nel penitenziario leccese, lo scorso 21 maggio, ma durante la tarda giornata di ieri si è concesso il “bis”.

Nella serata intorno alle ore 21.00, nel corso di un’operazione di controllo nei reparti da parte degli agenti penitenziari, è stato scoperto e sequestrato un mini cellulare nel reparto C, nella stanza di pernottamento di un detenuto di origini campane nella casa circondariale del capoluogo

La notizia è stata diffusa dal sindacato di Polizia penitenziaria O.S.A.P.P.  per voce del Segretario Generale Aggiunto Pasquale Montesano.

“L’alta Professionalità della Polizia penitenziaria continua a dare risultati eccellenti, nonostante la disastrosa e mortificante situazione nella quale si trovano gli organici, che rende pressoché impossibile fare fronte ai molteplici eventi critici che quotidianamente accadono.

Queste condizioni durano da fin troppo tempo e noi come organizzazione sindacale non vogliamo svolgere il ruolo di “Cassandre”, prevedendo situazioni che potrebbero rendersi del tutto irreparabili.

Il nostro plauso continua a essere rivolto agli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio presso le strutture territoriali, in particolare in Puglia e a Lecce, che con dedizione e professionalità continuano giornalmente ad operare con grande attenzione, proseguendo nel garantire uno standard che costituisce condizione imprescindibile per il proficuo lavoro di tutti gli operatori.

L’auspicio – conclude Montesano – è quello che chi di competenza provveda con estrema urgenza all’adeguamento del personale e non solo”.