«Non siamo non carne da macello per galeotti». Questo il commento, amaro, di Fs-Cosp dopo la notizia dell’aggressione a tre uomini della Polizia Penitenziaria avvenuta durante il turno medio-serale 16.00/24.00 nel Reparto di Osservazione Psichiatrica – Rop (ATSM). Gli agenti – rimasti coinvolti nel tentativo di contenere un detenuto, già noto per il suo carattere “violento”, anche contro gli uomini in divisa, tanto da collezionare nel tempo, diverse denunce per oltraggio,violenza,danneggiamento ed altro – sono finiti in infermeria per ricevere le cure mediche del caso. Tre i giorni di prognosi che avrebbero rimediato.
L’episodio non fa altro che alimentare le preoccupazioni di Domenico Mastrulli, Segretario generale Nazionale Fs Cops che ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà ai tre agenti anche a nome delle Segreterie Pugliesi di Lecce, Taranto e Brindisi e dei segretari Cosp Alessano Pasquale e Angelo Palazzo. L’emergenza carceri, il sovraffollamento e la mancanza di personale in divisa, infatti, sono problemi mai risolti. Nonostante i tanti “campanelli d’allarme”, specchio delle condizioni degli istituti di pena, nessuno – come si legge nella nota – assume iniziative a tutela degli operatori della Sicurezza.
Solo poche ore fa, nel carcere di Bari un detenuto avrebbe lanciato oggetti contro una dottoressa, medico di guardia e un agente. E qualche giorno prima, sempre nel penitenziario del capoluogo pugliese, era spenta una sommossa. Una guerriglia terminata fortunatamente senza conseguenze gravi.
Ora l’ultimo caso nel reparto Rop che ospita 11 detenuti psichiatrici, dove in forza c’è un solo poliziotto penitenziario – «Se fossero in Strutture Sanitarie o REMS la presenza di specialisti, medici o paramedici sarebbe ben più numerosa e corposa» dichiara Mastrulli – e un solo psichiatra designato dalla Regione ASL competente risulta operativo – «anche su questo le varie richieste di incontro al Governatore uscente sono rimaste lettera morta» ha concluso.