La Cassazione respinge i ricorsi dei difensori e la sentenza diviene definitiva. La Dia di Lecce arresta 4 persone


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La Suprema Corte di Cassazione, ha respinto i ricorsi dei legali degli imputati, confermando le condanne inflitte dalla Corte d’Appello di Lecce la sentenza di condanna, quindi, è divenuta definitiva.

Gli uomini della Direzione Investigativa antimafia di Lecce e Bari stanno eseguendo dalle prime luci dell’alba quattro provvedimenti emessi dalla Procura Generale della Repubblica di Lecce a carico di altrettante persone, condannate in via definitiva per reati attinenti a vario titolo all’associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, stupefacenti, porto e detenzione di armi, danneggiamento, incendio e furto.

Ciò pone fine alla vicenda processuale scaturita da una complessa azione investigativa, effettuata dalla Sezione Operativa della “Capitale del Barocco”, che nell’ottobre 2007 sotto il nome di operazione Berat-Dia condusse al loro arresto per queste ipotesi deluittuose

Nello specifico si tratta si tratta dell’organizzazione mafiosa capeggiata da Giuseppe Raffaele Giuseppe Brandi, 64enne di brindisino, già esponente di spicco della Sacra Corona Unita negli anni ’90, clan dominante nella città di Brindisi e particolarmente attivo nel traffico di sostanze stupefacenti con l’Albania, oltre che nell’attività di taglieggiamento ai danni di imprenditori commerciali.

Con lui sono stati arrestati Francesco Giovanni Brandi, 50enne; Enrico Colucci, 65enne e Antonio Lococciolo 69enne tutti di Brindisi.