«Danneggiamento aggravato». È questa l’accusa che i Carabinieri della stazione di Racale hanno contestato ad un 23enne di Taviano, M.S. (queste le sue iniziali). I guai per il ragazzo, deferito in stato di libertà dopo gli accertamenti degli uomini in divisa, sono cominciati la sera del 1 dicembre, quando è entrato all’interno di un bar nel centro di Racale con una mazza da baseball, intenzionato a sfasciare le macchinette presenti all’interno.
I fatti
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 22.00 quando, apparentemente senza motivo, il 23enne ha cominciato a sfasciare le slot con una mazza da baseball, recuperata chissà dove. Ne ha distrutte quattro prima di essere fermato dai carabinieri della stazione locale. I danni che è riuscito a provocare in quei minuti di rabbia sono ingenti: si aggirano intorno ai quattromila euro.
Il bastone è stato sottoposto a sequestro mentre il 23enne – come detto – è stato deferito in stato di libertà. Una volta accompagnato in Caserma, per le formalità di rito si è scoperta la verità: un movente triste e più comune di quanto si possa pensare. «Mio padre gioca alle slot» ha riferito ai militari. Nonostante sia stato animato da nobili intenti non è bastato ad evitargli l’accusa di danneggiamento aggravato.
Le indagini continueranno per confermare la vicenda. Per capire se il giovane, toccato in prima persona, abbia pensato di risolvere il problema di lutopatia del padre facendo a pezzi le macchinette. In ogni caso, resterà il dramma che sta vivendo un’intera famiglia.
