Sono una delle immagini più caratteristiche e più belle del Salento, un biglietto da visita che riempie il cuore a chi gira per le campagne salentine, un vero e proprio patrimonio della cultura rurale da preservare. Stiamo parlando dei muretti a secco, utilizzati dai contadini per delimitare le proprietà e proteggere le coltivazioni dal bestiame che scorazzava nei campi in cerca di pascolo.
‘Li paritari’ (i costruttori di muretti) non ci sono più, ma in tanti corsi di formazione sugli antichi mestieri non sono stati pochi gli enti accreditati alla Regione Puglia che hanno formato nuovamente queste figure professionali in chiave 2.0
Eppure questa poesia evidentemente non ha toccato il cuore e le mani di due salentini che nella giornata di ieri hanno pensato bene di distruggere un muretto a secco in agro di Melendugno, precisamente in località “Carbonara – Cassano”.
È stato proprio lì che il personale forestale della Stazione dei Carabinieri di Otranto ha beccato il 67enne D. S. A. e il 39enne L. G. (queste le loro inziali), il primo in qualità di proprietario-committente e il secondo in quanto ditta esecutrice.
Entrambi erano intenti a distruggere un muretto a secco di circa 50 metri in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, in totale assenza dei necessari titoli abilitativi e delle dovute autorizzazioni.
Sono stati così deferiti in stato di libertà.