Campi Salentina, distrutta la Cassetta Rossa. Era un simbolo contro la violenza di genere

È stata donata lo scorso febbraio alla comunità dall’Associazione “ChiaraMente” era, insieme alla “panchina rossa”, in occasione di un convegno contro il cyber-bullismo.

“Dove sono finiti i valori di rispetto ed educazione che sono alla base della società civile? A cosa è servito danneggiare la cassetta postale rossa che non dava fastidio a nessuno?”, con queste parole Lucia Taurino, Presidente dell’associazione “ChiaraMente”, e Pompilio Ala commentano l’atto vandalico compiuto nella notte tra sabato e domenica ai danni della cassetta rossa, in Via Garibaldi a Campi Salentina, donata dal suo sodalizio alla comunità del comune del Nord Salento.

La cassetta, insieme alla panchina era stata installata lo scorso 7 febbraio in occasione della giornata contro il bullismo, a margine del convegno “Violenze in genere – bullismo, cyber-bullismo e devianze giovanili”.

L’intento era quello di mettere a disposizione uno strumento attraverso il quale, anche in forma anonima, si potesse chiedere aiuto, consiglio o semplicemente lasciare un pensiero, con l’obiettivo di fornire le risposte direttamente o attraverso i canali social, sui quali l’associazione è presente in modo costante.

Purtroppo, invece di valorizzarne il concetto simbolico e propositivo, ignoti nella notte hanno pensato di rompere la cassetta lasciandone solo una parte ancorata al marciapiede per abbandonare poco più in là la parte divelta.

“Fin dal 2016, anno di costituzione dell’associazione – proseguono – pur avendo un oggetto sociale molto vasto e trattando vari argomenti nel corso degli anni, sia di natura culturale che ludico-ricreativa, abbiamo preso a cuore la tematica del contrasto alla violenza ‘di genere e in genere’ cercando, nel corso degli anni, di sensibilizzare gli animi di comunità intere, collaborando anche con altre associazioni del territorio.

Il nostro obiettivo – continuano – è quello di sollecitare gli animi e far scattare un senso di rifiuto verso ogni forma di violenza. È per questo che abbiamo deciso di donare alla comunità di Campi Salentina un simbolo tangibile riconosciuto a livello nazionale, quale la panchina rossa, affiancandolo a un piccolo strumento di sostegno, quale la cassetta postale rossa, per chiunque avesse voluto condividere con noi pensieri o avesse voluto chiedere aiuto.

Invece – concludono – ci siamo scontrati con la dura realtà di quest’episodio che ci mortifica e ci spinge a pensare che l’inciviltà non si ferma davanti a nulla!”.

Informato dell’episodio, il Sindaco di Campi Salentina, Alfredo Fina, ha espresso la sua solidarietà all’associazione, manifestando la sua indignazione per quanto accaduto. “La violenza, di qualunque natura essa sia – afferma – non va mai tollerata e giustificata, ma al contrario combattuta e biasimata, per questo condanno fortemente tali atteggiamenti non consoni ad una comunità civile come quella di Campi Salentina. Pur rimarcando la gravità del fatto, voglio sperare che sia stata solo una ‘bravata’ di qualche ragazzino annoiato e che non si sia voluto colpire il significato più profondo che quella cassetta, insieme alla panchina, ricoprono. La cassetta rossa – aggiunge – verrà riposizionata al più presto al suo posto con l’auspicio che anche chi ha compiuto questo ignobile atto, possa comprenderne l’importanza che ricopre per tutta la comunità”.



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