Qualcosa durante un intervento alle corde vocali è andato storto e, in pochi minuti, è morta dissanguata. Stroncata da una violenta emorragia sotto gli occhi disperati del marito che era al suo fianco. Se ne è andata così, in pochi minuti, una 59enne residente a Squinzano. Una tragedia, inaspettata e dolorosa, che ha spinto la famiglia della donna, assistita da Studio3A, a bussare alla porta della Procura di Siena per presentare un esposto. Così, il Pubblico Ministero Siro De Flammineis ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento contro ignoti, per fare luce sull’inspiegabile morte della salentina, avvenuta il 29 agosto 2020 al Policlinico di Santa Maria Alle Scotte, a Siena.
La scoperta della malattia e l’operazione alle corde vocali
Su consiglio di un otorino amico di famiglia, la paziente si era affidata al reparto di Otorinolaringoiatria della struttura toscana per approfondire i problemi che aveva alla gola. Il 16 luglio si era sottoposta ad una visita specialistica e a una biopsia che aveva evidenziato la presenza di una “neoformazione carcinomatosa cheratinizzante alla corda vocale destra”. Bisognava intervenire chirurgicamente.
Così il 24 agosto la donna, accompagnata dal marito, è ripartita dalla Puglia alla volta di Siena per ricoverarsi al Policlinico sottoporsi alla operazione di nodulectomia per asportare i noduli. Intervento, fissato il 26 agosto, “perfettamente riuscito” a detta dei medici. E, in effetti, nei primi tre giorni la signora ha avuto un decorso post-operatorio tranquillo e del tutto regolare: nessuna anomalia, nessuna apparente complicanza, al punto che aveva anche iniziato ad alzarsi dal letto e a camminare.
La notte del 29 agosto la tragedia. Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 2.00, quando il sanguinamento dal tubo di drenaggio inserito in gola è diventato un “fiume” che gli infermieri, i medici e il marito che era al suo capezzale non riuscivano a fermare. Inutile anche l’intervento, richiesto a gran voce dal coniuge della cinquantanovenne, dello specialista che l’aveva operata. La paziente è andata in arresto cardiaco ed è spirata.
La famiglia ora vuole vederci chiaro
Distrutto dal dolore, non riuscendo a capacitarsi dell’accaduto, insoddisfatto delle poche spiegazioni ricevute dai sanitari e di fronte alla prospettiva di un riscontro diagnostico, cioè di un’autopsia interna, effettuata dall’ospedale, il marito della vittima ha voluto vederci chiaro e andare a fondo della vicenda. Attraverso l’Area Manager Luigi Cisonna e il consulente personale Massimiliano Bartolacci, l’uomo e i suoi figli si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e hanno presentato una denuncia querela presso il posto di Polizia nello stesso Policlinico, manifestando tutti i dubbi sul decesso e sul fatto che la loro cara, una paziente in condizioni di salute buone, sia improvvisamente mancata dopo un intervento “di routine”. Con la richiesta all’autorità giudiziaria di accertare i fatti ed eventuali responsabilità da parte dei sanitari e di disporre un’esame autoptico “terzo” e imparziale.
Istanze accolte. Il Sostituto Procuratore dott. De Flammineis ha aperto un procedimento penale, a carico di ignoti, e venerdì 4 settembre, alle 9.00, nel palazzo di giustizia di viale Franci, affiderà ad un proprio consulente tecnico medico legale, la dott.ssa Rossella Grifoni, l’incarico di effettuare la perizia autoptica sulla salma della vittima, che sarà compiuta nello stesso pomeriggio e il cui esito sarà ovviamente fondamentale per capire cosa sia successo. Alle operazioni peritali parteciperà, come consulente di parte della famiglia, anche il dott. Pierfrancesco Monaco, medico legale messo a disposizione da Studio3A.