Per scappare dopo la rapina in campagna, spingono e fanno cadere l’anziano proprietario: due neretini finiscono in carcere


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Si erano introdotti in una campagna di Sannicola per impossessarsi il materiale ferroso presente sul terreno e per garantirsi l’impunita non hanno esitato a strattonare e spingere l’anziano proprietario, facendolo ruzzolare a terra. La caduta che aveva provocato al malcapitato delle lesioni giudicate guaribili con 10 giorni di prognosi gli aveva fatto guadagnare una via di fuga.

L’anonimato è durato soltanto qualche giorno perché i Carabinieri della Stazione di Galatone, guidati dal luogotenente Riccardo Minerba, sono riusciti a chiudere il cerchio. Una indagine lampo che ha fatto spalancare le porte del Carcere di Lecce a due giovani di Nardò – Giuseppe Delle Donne, 26enne e Giuseppe Dolce, 38enne – entrambi volti già conosciuti alle Forze dell’Ordine.

Gli uomini in divisa hanno bussato alla porta delle loro abitazioni stringendo tra le mani due misure cautelari applicative della custodia cautelare in carcere, emesse nei loro confronti.

L’indagine lampo

La rapina, particolarmente violenta, si è consumata il 21 gennaio scorso quando i due si sono introdotti nel terreno del pensionato per impossessarsi, come detto, di materiale ferroso presente, tra cui alcuni motori elettrici. Prima di scappare con il bottino, hanno spinto l’anziano, facendolo cadere a terra . In questo modo sono riusciti a raggiungere il furgone, con cui hanno fatto perdere le loro tracce.

La descrizione quasi minuziosa dei due autori fornita dalla vittima è stata fondamentale per dare una svolta alle indagini. Il racconto fatto dall’uomo agli uomini in divisa ha poi trovato diverse conferme: dall’abbigliamento, alla corporatura senza dimenticare la descrizione del mezzo di trasporto utilizzato dagli autori del gesto.

I due neretini, ultimate le formalità di rito, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Lecce.