L’ultimo sabato di agosto consegna al Salento due vittime in mare nelle marine di Ugento e Racale e precisamente a Torre San Giovanni e Torre Suda.
A Torre San Giovanni a perdere la vita è stato un giovane di soli 39 anni, pompiere nella vita, sub per passione: si tratta di Davide Innocente. Il giovane si era recato in località Torre San Giovanni per effettuare un' immersione che, tragicamente, gli è stata poi fatale costandogli la vita.
Il celere intervento dei soccorsi, muniti di idromoto appartenente alla Guardia costiera, affiancati con i sanitari del 118 non hanno potuto salvargli la vita, nonostante i lunghi tentativi di rianimazione praticati dai soccorritori.
La Guardia Costiera lavora in qieste ore alacremente per espletare tutti gli accertamenti del caso, nel tentativo di poter ricostruire la esatta dinamica del tragico incidente che ha sottratto l'uomo alla vita.
La salma del 39enne pompiere è stata trasferita presso la Camera mortuaria dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce dove verrà eseguita l'autopsia di rito. Alle indagini in loco, hano partecipato inoltre i militari dell'Arma di Ugento.
Ancora lo Jonio, più precisamente Torre Suda, teatro di un ulteriore tragico evento: la seconda tragica vicenda della giornata di oggi. Qui, a perdere la vita è stato un anziano signore di 73 anni, Settimio Mercutello,residente a Taviano.
L'uomo uscito dall’acqua, dopo aver fatto un bagno in mare, ha avvertito subito un malore che in pochi minuti gli è stato sfortunatamente fatale. Anche in qiesto secondo caso, a nulla è valso il pronto intervento dei i soccorritori del 118, tempestivamente sopraggiunti in loco, ma che non hanno potuto altro che constatare il decesso dell'uomo.
Un arresto cardiaco ha fatto si che il 73enne si accasciasse sugli scogli, dopo essere riuscito a chiamare la moglie. Il malore fulminante ha colpito l'uomo davanti agli occhi sgomenti della moglie: l'infarto ha portato via con sè la vita dell'uomo. Sul luogo, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Casarano che hanno provveduto ad espletare la procudura di rito.