Caso Marò. Toni Capuozzo «esistono delle fotografie che potrebbero scagionare Latorre e Girone»


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E se Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani accusati di aver ucciso due pescatori indiani a largo delle coste del Kerala, fossero innocenti? È questa la domanda che per mesi ha tenuto banco mentre da più parti si è cercato, spesso invano, di ricostruire con dovizia di particolari cosa accadde realmente quel pomeriggio del 15 febbraio del 2012 quando la Enrica Lexie, la nave mercantile battente bandiera italiana incrociò il St. Anthony.

Ci aveva provato a dare una risposta a luglio dello scorso anno, Toni Capuozzo quando sui due fucilieri del Battaglione San Marco era calato il silenzio. In una lunga inchiesta, attraverso una meticolosa ricostruzione dei fatti, il giornalista aveva cercato di dimostrare l’innocenza dei militari pugliesi, trattenuti a New Delhi. E lo aveva fatto senza evidenziare i ripetuti errori commessi ma semplicemente ripercorrendo i fatti in quel lasso di tempo che va dalle 16.00/16.30 (ora indiana) alle 22.20 che ha cambiato la vita non solo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ma anche alle loro famiglie.

Nei giorni scorsi, Capuozzo si è recato nuovamente a New Delhi ed è proprio dall’india che il cronista ha anticipato che nel corso della trasmissione “Terra!”, in onda a mezzanotte di oggi su Rete4, avrebbe rivelato «nuovi elementi che potrebbero scagionare Latorre e Girone» facendo anche «il resoconto di due anni di prove insabbiate, omissioni, patteggiamenti e manipolazioni».

L’elemento di novità, come riportato dal Foglio, riguarderebbe l’esistenza di alcune foto realizzate nel giorno dell’incidente a bordo della Enrica Lexie, «che – come si legge nell’articolo- ritrarrebbero il barchino pirata durante il suo tentativo di abbordaggio e le manovre di allontanamento. Sennonché, le dimensioni e i colori dell’imbarcazione risulterebbero del tutto diversi da quelli del peschereccio St. Antony su cui erano imbarcati i due pescatori rimasti uccisi. Dunque, saremmo in presenza di una prova che scagionerebbe definitivamente Latorre e Girone confutando alla radice il menzognero castello d’accuse costruito ad arte dalla polizia di Kerala e fatto proprio dalla National Investigation agency (Nia)».

Perché di queste foto non se ne sia saputo niente? Non resta che aspettare stasera a mezzanotte per capire