La vicenda desta serie preoccupazioni, ma sicuramente le Autorità competenti effettueranno i dovuti accertamenti.
Su segnalazione della dirigente del Settore Welfare Casa e Pubblica Istruzione, il Settore Personale ha provveduto a sospendere dal lavoro per 30 giorni una educatrice di un asilo nido comunale. “Alla base del provvedimento i presunti comportamenti scorretti nello svolgimento del lavoro di cura dei bambini, che tutt’ora sono oggetto di verifica”. “Nel caso in specie il controllo è avvenuto su segnalazione interna di comportamenti non ritenuti consoni all’attività”.
Il provvedimento di sospensione è stato notificato da una responsabile amministrativa del Settore Welfare, la quale ha relazionato alla dirigente che ha chiesto e ottenuto nell’immediato l’allontanamento della persona dal posto di lavoro e la sospensione della stessa.
Oltre che al settore Personale per il provvedimento disciplinare, la relazione è stata trasmessa alla Polizia Locale per la denuncia.
Ricordiamo che si tratta di un asilo e, quindi, i piccoli utenti hanno tra gli 0 e i 3 anni e pare che simili comportamenti non fossero nuovi – questo a detta dei genitori. Le Autorità preposte faranno luce sulla vicenda.
Le telecamere negli asili, incalza il centrodestra
Da qui inevitabile la reazione del centrodestra cittadino. A stretto giro è arrivata in redazione una nota a firma di Cristian Sturdà per Forza Italia, di Mario Spagnolo per la Lega Lecce e di Antonio Mazzotta per Fratelli d’Italia.
“Abbiamo avviato nei mesi scorsi la campagna “Asili Sicuri” (con la raccolta firme che ha toccato migliaia di adesioni) e lo abbiamo fatto convinti che questa Amministrazione avrebbe apprezzato il nostro intento e fatto propria la bontà della nostra iniziativa. Le telecamere negli asili non sono una battaglia di destra o di sinistra, sono una battaglia di civiltà. Si poteva e doveva votare in maniera unanime la richiesta di introduzione di sistemi di videosorveglianza. Invece ci siamo trovati contro una amministrazione scontrosa che in maniera subdola poneva in essere eccezioni formali prive di qualsivoglia pregio giuridico” scrivono.
E ancora.“In particolare, il sindaco Salvemini e il consigliere Molendini dall’alto delle loro riconosciute doti giuridiche, si sono eretti a maestrini dando lezioni di diritto, privacy e competenze per materia da far impallidire anche una matricola di giurisprudenza. Loro,professori del “so tutto io”, hanno fatto di tutto prima per non far votare la mozione di Andrea Guido e poi per impedirne l’approvazione. Bravi! Dovete esserne orgogliosi. Un giorno incontrerete i genitori di bambini che hanno subito abusi e dovrete abbassare lo sguardo e vergognarvi. Chiedere scusa non basterà, perché sarà la vostra coscienza a non perdonarvi. Dimettevi subito se vi è rimasto un briciolo di dignità, fatelo per questa città ormai agonizzante”.
Il firmatario della mozione che in Consiglio è stata bocciata dichiara “Tutto ciò avrebbero potuto evitarlo – e lo sanno bene – semplicemente appoggiando un provvedimento sensato, giusto, equo ed equilibrato – afferma Andrea Guido -Mettendo da parte, per una volta, gli interessi politici di coalizione e le loro strategie di marketing. Oggi alla luce di quanto si sta verificando, non è più possibile ignorare e far finta di nulla. Nel nome del cambiamento (che, in effetti c’è stato, ma in peggio) questi signori, in un anno e mezzo sono riusciti a toccare il fondo”.
Indignata si dice anche Federica De Benedetto di FI, assidua sostenitrice dell’esigenza di dotare gli asili delle telecamere “Da prima dell’estate proponiamo in Consiglio le telecamere in asili e case di cura comunali. Mozione sempre bocciata dalla sinistra leccese”.