I militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gallipoli hanno arrestato nella tarda mattinata di oggi, in flagranza di reato, un pluripregiudicato per traffico, detenzione e spaccio di stupefacenti, nonché destinatario di DASPO, con l’accusa di estorsione aggravata e minaccia. La storia sarebbe degna delle migliori sceneggiature di film d’azione, se non fosse, però, drammaticamente vera. Infatti, nelle scorse settimane, l‛arrestato – ignorando di essere già da più tempo monitorato e seguito dagli uomini in borghese dell’Arma della Compagnia della Città Bella – si presentava con assiduità e fare minaccioso presso alcuni parcheggiatori che esercitano la loro attività sulla litoranea sud in, località Baia Verde, in questo periodo affollatissima di auto e turisti durante tutte le ore del giorno e della notte. Accecato dall’ira e completamente fuori di sé, avrebbe elargito continue e sempre più insistenti richieste di denaro che dovevano tramutarsi in “versamenti” quotidiani per tutta la stagione, consistenti nella somma di 50 euro al giorno per ogni parcheggiatore.
Le continue richieste estorsive sono state puntualmente riscontrate dai servizi in abiti civili messi in atto dai militari e, qualche giorno fa – a queste attività di osservazione e riscontro – si sono pure aggiunte le denunce da parte dei parcheggiatori vittime di quanto stava loro accadendo. Poi, stamattina, la svolta: alle ore 13.00 circa, il 39enne si è presentato, come ogni giorno, da uno dei parcheggiatori per la “consueta riscossione”. Il malcapitato ha acconsentito, consegnandogli la somma contante di 20 euro, ma ottenendo un “piccolo sconto” a causa del minore afflusso di macchine nella mattinata odierna.
Avuto il denaro, si allontana con il suo scooter, ignorando che le banconote fossero state prima fotocopiate e siglate dalla vittima assieme ai Carabinieri e che, nell’immediatezza, sarebbe stato bloccato dagli operatori. Sentito il PM di turno, Dott.ssa Ruggiero, dopo le formalità di rito ha raggiunto il Carcere di Borgo San Nicola.
Ma i guai per il 39enne non erano destinati a finire qui: la successiva perquisizione domiciliare ha permesso infatti ai militari di trovare, abilmente occultata in un borsone nascosto nella camera da letto – nel quale vi era un “doppio fondo” – una pistola marca beretta modello 70 calibro 7,65, denunciata come rubata a Gallipoli nel lontano 2003.