Si cacciano nuovamente nei guai due leccesi già sottoposti al regime degli arresti domiciliari e ospitati presso la comunità terapeutica ‘Airone’ di Manduria. I due, M.G. classe 1974 e T.M.L. di 29 anni, infatti, si sono allontanati volontariamente dalla struttura che li ospitava e cercare droga da assumere. Tutto è partito nella tarda serata di ieri: intorno alle ore 23.30, infatti, una donna ha composto il numero telefonico della Polizia segnalando la sua preoccupazione dovuta al fatto che il suo ex marito si era allontanato dalla comunità terapeutica tarantina. L’uomo, a sua detta, in quanto soggetto pericoloso con a carico diversi precedenti penali, poteva trovarsi a Lecce, in una abitazione di proprietà della madre.
Gli agenti, perciò, hanno immediatamente contattato la comunità terapeutica di Manduria accertando, effettivamente, che nel pomeriggio del 14 gennaio scorso M.G. era fuggito in compagnia di un altro ospite della comunità. L’ex marito, in particolare, si trovava presso la comunità ‘Airone’ in regime degli arresti domiciliari, mentre il secondo uomo era in regime di affidamento in prova. Le ricerche dei due si sono protratte per tutta la notte: i poliziotti, come prima cosa, si sono recati presso l’abitazione segnalata dalla donna, nel capoluogo barocco, dove hanno subito notato una luce accesa nel seminterrato dell’abitazione ed una persiana ed una finestra in alluminio del piano terra forzate. I sospetti, perciò, si sono subito materializzati e gli uomini in divisa hanno provveduto ad accedere nell’appartamento, scavalcavano la finestra, dove, tuttavia, non hanno trovato nessuno.
Un particolare, però, non è sfuggito agli agenti: sul tavolo della sala da pranzo vi erano due cartoni di quelli utilizzati per il trasporto della pizza con all’interno due pizze intere. Probabilmente i due, interrotti dall’incursione delle volanti, si erano nascosti nel seminterrato la cui porta era chiusa. Resosi necessario il supporto dei Vigili del Fuoco, è stata tagliata la serratura della porta blindata del seminterrato: aperta la porta blindata, i poliziotti accedevano nei locali, constatando che nella camera da letto vi erano i due ricercati, stesi sul letto che facevano finta di dormire.
I due, ‘destati’ dal sonno, sono apparsi in evidente stato confusionale, dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, come da loro stessi confermato successivamente. A confermare il tutto anche la presenza di alcune siringhe e di fazzoletti intrisi di sangue. Al termine degli accertamenti, su disposizione del Magistrato di turno , i due venivano nuovamente condotti presso la Comunità 'Airone' di Manduria e denunciati in stato di libertà per evasione.