Usura ai danni di un parroco? Ex Carabiniere condannato a 5 anni e 9 mesi


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Arriva la condanna per un carabiniere in pensione accusato di “strozzinaggio”. Il gup Cinzia Vergine, al termine del rito abbreviato, ha condannato G. D. D., 62 anni di Maglie, alla pena di 5 anni e 9 mesi, oltre a 8mila euro di multa. Il giudice ha comunque accordato all’imputato le attenuanti generiche. Rispondeva dei reati continuati di usura ed estorsione.

Il giudice ha, inoltre, condannato il 25enne di Giurdignano, G. A., a 3 anni e 4 mesi e 2mila euro di multa, con le attenuanti generiche. Dovrà anche risarcire, in separata sede, la parte civile. L’imputato rispondeva di estorsione continuata. È stata, invece, assolta A.G., moglie del carabiniere, “per non aver commesso il fatto”.

In precedenza, il pm ha chiesto la condanna a 9 anni per G. D. D; a 6 anni per G.A. e l’assoluzione per A.G.

È stato un imprenditore agricolo di Otranto, nel 2015, a far scattare le indagini con la sua denuncia. L’uomo fece ricorso agli usurai, per pagare le estorsioni effettuate da G.A., suo dipendente.

E nel corso delle indagini sarebbero venute fuori altre vittime. Gli episodi contestati si sarebbero verificati tra Castro e Maglie a partire dal gennaio 2012 e per ben quattro anni.

Difatti, il 16 aprile del 2016, gli agenti del commissariato di Otranto hanno “pizzicato” un sacerdote a casa del carabiniere, mentre restituiva parte delle somme dovute. Questi si trovava in cattive acque e doveva provvedere al mantenimento della Casa di Riposo da lui gestita.

L’interesse mensile veniva stabilito sulla base di 23 euro per ogni mille euro di credito e doveva essere pagato in anticipo. Le modalità? Una sottoscrizione e la consegna di cambiali di mille euro, corrispondenti al capitale prestato a garanzia del debito.

Gli inquirenti hanno individuato ben 6 tranche di prestito; somme di denaro che dopo vari prestiti e differimenti andavano in scadenza nel corso del 2016. Il primo di 71mila euro, fino al 24 gennaio del 2016; 60mila euro con scadenza al 10 febbraio; 7mila euro ed ulteriori 37mila fino alla data del 15 febbraio; 20mila euro in data 1 aprile ed infine altri 10mila euro con scadenza al 10 luglio del 2016.

G. D. D. è difeso dall’avvocato Luigi Rella, mentre la moglie A. G., dal legale Fabrizio Pisanello. Invece, G. A. è assistito dall’avvocato Luca Puce.

La parte civile è difesa dal legale Giovanni De Leo.