Si conclude con una lieve condanna il processo sull’incidente stradale in cui perse la vita un giovane extracomunitario.
Il gup Michele Toriello, al termine del rito abbreviato, ha inflitto 1 anno di reclusione (pena sospesa e non menzione della condanna) per omicidio stradale, nei confronti di G.D.A. 40enne di Copertino, escludendo l’aggravante dell’uso di sostanze stupefacenti. Inoltre, il giudice ha disposto la sospensione della patente per 2 anni. Infine, è stata riconosciuta l’attenuante del concorso di colpa. In precedenza, il pm Giovanna Cannarile ha invocato la pena di 2 anni.
G.D.A. è assistito dall’avvocato Amilcare Tana che ha sostenuto come le tracce di cocaina nel sangue non fossero “recenti”. Dunque, l’automobilista non era sotto effetto di sostanze stupefacenti al momento dell’impatto.
L’incidente
L’incidente si è verificato il 16 giugno del 2017, intorno alle 20.30, sulla Lecce- Arnesano.
All’altezza della clinica “Città di Lecce”, una Volkswagen Passat station wagon, anche a causa della scarsa illuminazione, ha travolto un giovane extracomunitario che era in sella ad una bicicletta.
Il conducente dell’auto ha prestato immediato soccorso al malcapitato ciclista, chiamando il 118. Nonostante l’arrivo tempestivo degli operatori sanitari, per il 18enne originario del Bangladesh, non c’è stato nulla da fare. A causa dell’urto, il giovane è stato letteralmente sbalzato via, finendo prima sul parabrezza dell’automobile, poi sull’asfalto. Troppo gravi le ferite riportate dallo straniero che era in compagnia di un connazionale, rimasto illeso. I due stavano rientrando presso un centro di accoglienza per migranti che sorge nella zona.
Il conducente della Passat è stato sottoposto ai test tossicologico ed è risultato positivo alla cocaina. Inoltre, agli esiti della consulenza tecnica su quel tratto di strada, è emerso che G.D. A. guidava ad una velocità superiore rispetto al limite consentito ed avrebbe effettuato una manovra azzardata di svolta a sinistra.
