Fanno ?bisogni? sul muro della Chiesa di Santa Croce. Rimproverati rispondono con le mani


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La nottata nel cuore di Lecce è finita con una denuncia per lesioni personali gravi e per atti contrari alla pubblica decenza. Tre giovani brindisini hanno letteralmente aggredito due leccesi, colpevoli solo di averli rimproverati mentre espletavano i loro bisogni sul muro laterale della Chiesa di Santa Croce.

Quando scappa si sa è difficile trattenerla. Certo è i quattro giovani brindisini, in trasferta nel capoluogo barocco per divertimento, avrebbero potuto scegliere un luogo un po’ più consono, magari un locale pubblico, dove andare in bagno piuttosto che liberarsi dell’impellenza su un muro laterale della chiesa di Santa Croce. Alla vista di quel gesto, su uno dei monumenti più belli di Lecce, due salentini, un 35enne e un 33enne, non ce l’hanno fatta a far finta di niente e hanno “ rimproverato” i ragazzi che invece di rispondere con il silenzio, hanno reagito aggredendoli. Un pestaggio in piena regola, nel cuore della movida.

Qualcuno, però, ha segnalato l’aaccaduto chiamando il 113 e quando le volanti sono giunte, da più parti, sul luogo indicato, in Corso Umberto I, i due leccesi hanno raccontato agli agenti come la violenza sia scaturita da un banale richiamo fatto nei confronti dei brindisini "pizzicati" con la cerniera abbassata a far pipì, non curanti delle numerose persone che affollavano il centro storico in quel momento. Grazie alla descrizione raccolta, particolarmente dettagliata, è stato possibile individuare e fermare i giovani, poco dopo, in via Idomeneo.

Condotti in questura,in tre F.S., 21enne, D.T.S.,19enne, e E.A., 20enne, sono stati denunciati per lesioni personali gravi, due il 20enne e il 21enne per l'esattezza anche di atti contrari alla pubblica decenza. Dalla ricostruzione di quanto accaduto, nessuna responsabilità sarebbe emersa, invece, nei confronti del quarto elemento del gruppetto.
I due leccesi, nel frattempo, sono stati costretti a fare ricorso alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi”. Hanno riportato diversi traumi, con ferite lacero contuse e fratture. La prognosi per entrambi è di 30 giorni.