Fermata la banda dell’Audi e non solo…tre arresti in poche ore


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È di queste ultime ore la notizia delle tre importanti operazioni portate a termine dai Carabinieri delle Stazioni di Maglie, coadiuvati dai militari del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia, della Stazione di Calimera e di Veglie, finalizzate al contrasto dei reati predatori, fenomeno ormai sempre più diffuso che desta forte allarme sociale soprattutto nei centri abitati più piccoli e nelle aree periferiche cittadine. All’attenzione dei militari anche il contrasto al traffico di armi clandestine.

Maglie: sventato un furto in abitazione

Tutto ha avuto inizio nelle scorse ore, nel cuore della notte, quando all’occhio attento dei Carabinieri non è sfuggito un garage con il portone spalancato nel centro di Maglie. La “stranezza” ha insospettito i militari che, avvicinandosi all’abitazione per un controllo, si sono trovati di fronte a tre uomini in fuga. Con il viso nascosto da un passamontagna e armati di torce, stavano cercando di allontanarsi dalla scena del crimine dopo essere stati scoperti. Sul posto avevano abbandonato un’auto di grossa cilindrata, una Audi Q5 con targhe svizzere, risultata rubata pochi giorni prima a Salve durante un altro furto in abitazione.

È scattato, a quel punto, un inseguimento serrato a piedi per le strade limitrofe, che si è concluso con l’arresto di uno dei fuggitivi, un 38enne di Taurisano, già noto alle forze dell’ordine e alla cronaca locale per numerosi reati. Durante la perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di una pistola, fortunatamente ad aria compressa, mentre all’interno del veicolo, controllato per confermare i sospetti del probabile intento criminale, sono stati rinvenuti monili in oro, oggetti in rame antico e numerosi attrezzi da scasso.

Durante il controllo, uno dei militari ha riportato lievi lesioni, che fortunatamente sono state giudicate guaribili in pochi giorni. Mentre le indagini proseguono per identificare gli altri due complici in fuga, per l’arrestato si sono aperte le porte del Carcere di Lecce.

Calimera: tentato furto al distributore, arrestato 45enne

Sempre nell’ambito della lotta ai reati predatori, un altro arresto è avvenuto all’alba a Calimera, dove i Carabinieri della Compagnia di Lecce sono intervenuti in un distributore di carburante, lungo la provinciale SP29. Solo il loro celere e tempestivo intervento ha impedito che il colpo venisse portato a compimento.

A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti che avevano notato un’Alfa Romeo Mito “sospetta”, priva di targa. All’arrivo dei militari, ormai scoperto il sospettato ha prima cercato di nascondersi, accovacciandosi sul sedile dell’auto, poi ha tentato la fuga verso Melendugno, non prima di aver lanciato via un flex a batteria, lanciandolo dietro un muretto. L’inseguimento si è concluso nella marina di Torre dell’Orso, dove l’uomo, un 45enne di Maglie, è stato bloccato e arrestato. Il flex, compatibile con i danni riscontrati sul distributore, è stato recuperato insieme ad altri attrezzi da scasso scoperti nell’abitacolo del veicolo. La sua compagna, presente a bordo, è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria.

L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce.

Veglie: armi clandestine in casa, arrestato 39enne

Non solo furti. I Carabinieri della Stazione di Veglie hanno messo a segno un altro colpo importante. Un 39enne, operaio e volto conosciuto, è stato arrestato per detenzione abusiva di armi clandestine. L’uomo, da tempo, era finito sotto la lente di ingrandimento degli investigatori che hanno deciso di approfondire i controlli ed hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare. I sospetti sono stati confermati quando i militari hanno trovato fucili da caccia con relative munizioni che l’uomo deteneva illegalmente e ben nascosti all’interno di alcuni pensili nella propria abitazione

La perquisizione domiciliare, infatti, ha portato al sequestro di un fucile semiautomatico calibro 12 con matricola abrasa, dettaglio che ha immediatamente destato l’attenzione degli inquirenti per un possibile collegamento con il traffico illecito di armi. Gli investigatori hanno anche rinvenuto un secondo fucile, anch’esso calibro 12 e illegalmente detenuto, oltre a 35 cartucce di vario tipo.

Il possesso di un’arma con matricola abrasa non rappresenta solo un reato formale, ma spesso è l’indizio di un circuito criminale più ampio. Armi di questo tipo vengono solitamente utilizzate per eludere ogni forma di tracciabilità e sono frequentemente impiegate in contesti legati alla criminalità organizzata, ai furti, o per scopi intimidatori. La rimozione della matricola è infatti una pratica tipica del mercato nero delle armi e rappresentare una minaccia concreta alla sicurezza pubblica.

Tutto il materiale è stato sequestrato per gli accertamenti balistici del caso, mentre l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola a Lecce.

Una risposta concreta a un fenomeno in crescita

Con l’intensificazione dei controlli durante il periodo estivo e una costante presenza sul territorio, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce stanno fronteggiando con determinazione l’allarmante recrudescenza dei reati predatori. Dalle abitazioni ai distributori, fino al monitoraggio della detenzione di armi, l’Arma dei Carabinieri continua a garantire sicurezza e legalità ai cittadini salentini.

Le persone arrestate, sebbene in flagranza di reato, sono da ritenersi sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.