Individuati gli autori delle rapine a Valentino Caffè e Mondo Convenienza, scattano due fermi


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Sarebbero stati gli autori di un’escalation di rapine avvenute negli ultimi mesi a Lecce e nel suo hinterland e, nello specifico, quelle ai danni dell’industria Valentino Caffè; del megastore Mondo Convenienza; della Sara Assicurazioni e del supermarket Md di Via Cudazzo.

Per questi motivi, nella mattinata di oggi sono stati  sottoposti a fermo d’indiziato di delitto, emesso dal Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Lecce, titolare delle indagini, Maria Vallefuoco: Angelo Campanile, 44enne nato e residente a Milano, già noto alle Forze dell’Ordine e Salvatore Vecchio, leccese, residente a Cavallino, 42enne, incensurato. Non solo. È in questi momenti al vaglio degli investigatori la posizione di una terza persona.

Le rapine commesse

I due sono gravemente indiziati di essere gli autori del furto di un’autovettura Peugeot 307 di colore grigio, rubata a Lecce il 15 gennaio 2018; della rapina avvenuta alle ore 16.00 circa del 15 gennaio 2018 ai danni del megastore “Mondo Convenienza”,  a opera di una persona armata di pistola modello revolver e di almeno un complice che lo attendeva all’esterno nell’auto rubata;  della rapina avvenuta alle ore 20.00 circa del 17 gennaio 2018 al supermarket “MD” nel capoluogo in via Ada Cudazzo,  perpetrata da due individui, di cui uno armato di pistola modello revolver, e di almeno un terzo complice che li attendeva all’esterno sempre a bordo di una Peugeot modello 307 di colore grigio; della rapina avvenuta verso le ore 18.30 dell’8 febbraio scorso presso la ditta di torrefazione “Valentino Caffè S.p.A.”, sita nella zona industriale di Lecce in via Croazia, a opera di due individui, di cui almeno uno armato di fucile e pistola e, infine, della rapina avvenuta alle ore 19.30 circa del febbraio che ha riguardato l’agenzia assicurativa “Sara Assicurazioni” di via Orsini del Balzo a Lecce, a opera di due individui travisati

L’accusa per i fermati è di rapina aggravata, porto abusivo di arma e furto aggravato in concorso tra loro.

Le indagini

Le indagini poste in essere hanno consentito agli investigatori di stringere il cerchio sugli arrestati, individuati, sia grazie al certosino lavoro di visione delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nelle zone interessate dalle rapine, sia grazie ai risultati ottenuti da una specifica attività tecnica effettuata.

La ricostruzione dei fatti, documentata passo dopo passo dai riscontri filmati e dalle risultanze degli accertamenti tecnici telefonici, hanno costituito un quadro indiziario talmente forte da indurre l’Autorità Giudiziaria a emettere il decreto di fermo d’indiziato di delitto, considerata l’elevata pericolosità degli indagati, che hanno sempre agito con utilizzo di armi da fuoco,  oltre per il concreto rischio che si potessero sottrarre alle investigazioni.

Ritrovata una pistola

Nel corso delle investigazioni è stata recuperata una pistola Smith & Wesson, utilizzata negli assalti e gran parte della somma in denaro sottratta nel corso della rapina perpetrata presso la “Torrefazione Valentino Caffè” e occultata dai malviventi nella vegetazione, per essere probabilmente recuperata in un secondo momento.

A riscontro di quanto  già appurato, durante le perquisizioni operate in mattinata, è stata rinvenuta l’autovettura Peugeot 307 utilizzata durante le rapine, documentazione attestante il certo coinvolgimento degli stessi nelle azioni criminose. Ritrovati anche indumenti e calzature utilizzati e identificati dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza.

“Ringrazio la Procura della Repubblica di Lecce, nella persona della dott.ssa Maria Vallefuoco titolare delle indagini, per la risolutività con cui è intervenuta emettendo il Fermo”, ha affermato il Questore di Lecce, Leopoldo Laricchia. “Essendo fuori dalla flagranza di reato non si è potuto procedere all’arresto ed era necessario emettere nel più breve tempo possibile un provvedimento di fermo”.

Leopoldo Laricchia
Leopoldo Laricchia, Questore di Lecce

Intanto proseguono le indagini finalizzate ad accertare l’eventuale coinvolgimento dei fermati in altri colpi simili.