Fratelli meccanici, ma senza autorizzazione: sequestrata la loro officina a Matino


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Intense giornate di controlli quelle appena trascorse per gli uomini della Polizia di Lecce. Tra le varie operazioni volte alla repressione della prostituzione, della sicurezza stradale e alla lotta all’abusivismo commerciale, c’è da segnalare la notizia di un sequestro di un’area commerciale adibita ad attività di autodemolizione, senza però alcun titolo per farlo. Nei guai sono finiti due fratelli di Matino.
 
La Polizia Stradale, infatti, nell’ambito di alcuni controlli ad attività commerciali ha proceduto lo scorso mercoledì 23 settembre, al sequestro di un’area di circa 2mila e cinquecento metri quadri nel comune di Matino.La zona posta sotto sequestro, per un valore di circa 200mila euro, era stata adibita ad attività di autodemolizione. Un’attività, questa, perfettamente organizzata e in piena laboriosità, ma il tutto avveniva nella più totale assenza delle necessarie autorizzazioni. Su tale superficie, infatti, erano presenti dei fabbricati che fungevano da officina meccanica, magazzino ricambi e ufficio. Inoltre sono stati reperiti, nella stato di abbandono su terreno sterrato senza alcun tipo di precauzione, considerevoli quantitativi di materiale ferroso.
 
L’ispezione è proseguita portando alla luce diversi propulsori di autovetture con matricole raschiate via e un motociclo con numero di telaio e motore anch’essi occultati. Una vera e propria officina professionale, ma senza le dovute concessioni e licenze, atte allo svolgimento dell’attività. I titolari e gestori dell’attività, due fratelli del posto, sono stati inevitabilmente deferiti all’Autorità Giudiziaria e saranno adesso chiamati a rispondere alle accuse di riciclaggio, esercizio abusivo di autodemolizione e inquinamento ambientale.