«Il lupo perde il pelo, ma non il vizio», recita un noto proverbio. Per il Movimento No-Tap la multinazionale svizzera che ora ha in mano tutte le autorizzazioni per realizzare il gasdotto si comporta esattamente come il lupo, considerato un animale ingannevole e furbo. Il motivo è semplice e lo si legge sulla pagina Facebook ufficiale degli attivisti: «Chi lavora per Tap non perde le sue cattive abitudini e come al solito continua a lavorare di notte per cercare di scappare all’occhio vigile della popolazione», scrivono.
Chi si oppone alla realizzazione dell’opera che ha ricevuto il via libera del Governo, però, è sempre lì. A qualsiasi ora, anche sotto la pioggia.
«Stanotte, i mezzi di Tap hanno trasportato alcuni Jersey dal deposito di Alma Roma a Masseria del Capitano, e ora li sta ammucchiando in un’area probabilmente adibita a deposito. Tutto questo scortati dal solito ingente dispiegamento di forze dell’ordine», scrivono.
Operazioni che si stanno sono svolte non senza difficoltà visto il maltempo che si è abbattuto in queste ore sul Salento. Tant’è che a metà mattinata sono stati sospesi e sulla provinciale che collega Melendugno a Calimera, dove sarà realizzato il terminale di ricezione, gli animi e solo quelli sono tornati apparentemente sereni.
«Noi siamo lì a sorvegliare ogni loro passo. Non passeranno!» promettono i No Tap. In cinquanta, tra cui numerose donne, hanno cercato di fermare i camion che, scortati dagli uomini delle forze dell’ordine hanno raggiunto il Cantiere per scaricare le barriere e le reti con cui avrebbero poi recintato la zona. Qualche momento di tensione c’è stato, ma la situazione non è mai degenerata.