Percosse ai tre figli minorenni, sotto effetto di droghe e alcool per sei lunghi anni. Una coppia di un paese alle porte di Galatina è finita sotto processo. Il gup Sergio Tosi ha rinviato a giudizio il padre e la madre delle presunte vittime, accogliendo l’istanza avanzata dal pubblico ministero Maria Rosaria Micucci.
Dovranno presentarsi il 14 novembre prossimo, dinanzi al giudice monocratico Valeria Fedele, per l’inizio del processo. Rispondono entrambi dell’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati. I due imputati sono assistiti dagli avvocati Roberto Stanislao ed Antonella Greco che hanno già presentato una corposa memoria difensiva.
Le indagini
I fatti si sarebbero verificati in un paese dell’hinterland di Galatina, tra il 2012 ed il 2018. Le indagini hanno preso il via dopo la denuncia dalla nonna paterna, depositata presso il comando dei carabinieri.
Secondo l’accusa, i genitori in preda ai fumi dell’alcool, avrebbero costretto i figli ad assistere ai loro continui e violenti litigi e ad accumulare assenze a scuola. Non solo, entrambi li avrebbero portati in macchina, guidando in maniera spericolata sotto effetto di alcol o droga.
I figli, inoltre, sarebbero stati costretti al silenzio e minacciati di finire rinchiusi in un istituto. Il padre avrebbe anche indotto il figlio a compiere gesti autolesionistici, inviando le foto alla moglie.
La Procura sostiene, inoltre, che la madre abbia chiesto alla figlia di non fare la cresima, dopo essersi per un periodo allontanata da casa. E poi, l’avrebbe varie volte insultata, addirittura insinuando che avesse una relazione con il padre.
Durante le indagini si è anche svolto l’incidente probatorio. Uno dei figli è stati sentito dinanzi al gip, nella forma dell’ascolto protetto, presso la Procura dei Minori.
I genitori sono stati sottoposti al divieto di avvicinamento ai figli ed ai nonni paterni, ma la misura è stata di recente revocata. Inoltre, sono stati sospesi dall’esercizio della potestà genitoriale per un anno.