Un giovane cittadino marocchino minacciato, malmenato, privato forzatamente del proprio telefonino e della somma di 50 euro. Stava percorrendo via Don Bosco, a Lecce, per far rientro a casa. Poi, poco prima della mezzanotte, viene avvicinato da un soggetto. Quest’ultimo lo afferra dal giubbotto, intimandogli di seguirlo. Qualche istante e da due auto in sosta spunta una seconda persona, sferrando un calcio al ragazzo e facendolo cadere per terra. A quel punto entrambi continuano ad aggredirlo con calci e pugni e poi, commettendo la terrificante rapina. Dopodiché, la fuga.
La vittima, una volta ripresasi, ha cercato una cabina telefonica per chiedere aiuto. Pervenuta la segnalazione all’utenza 113, ecco due pattuglie della Squadra Volanti raggiungere immediatamente il malcapitato onde raccogliere gli indizi indispensabili pù ed avviare le ricerche. Grazie anche alla descrizione di alcuni preziosi particolari – ovvero le treccine e un vistoso orecchino – gli agenti, poco dopo e vicino al luogo in cui si è consumata la rapina, riescono ad identificar uno dei due ipotetici rapinatori.
Ulteriori accertamenti hanno poi consentito di risalire alla persona che poco prima era in sua compagnia e al luogo in cui era possibile trovarla. Giunti presso l’indirizzo indicato, gli agenti hanno effettivamente trovato l’altro rapinatore in possesso del telefonino e della banconota di 50 euro, riconosciuta perché piegata in modo particolare, proprio come riferito precedentemente dalla vittima stessa.
A quel punto, il Personale della Polizia di Stato in servizio di Volante ha proceduto all’arresto dei due cittadini stranieri, 22enne e 30enne, entrambi nigeriani e con regolare permesso di soggiorno, ritenuti responsabili dei fatti appena narrati. Accertato che il telefonino apparteneva al denunciante, si è proceduto all’arresto dei due presunti rapinatori, i quali, su disposizione del P.M. dott.ssa Guglielmi, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola.