Quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, a Gallipoli, è il “classico” copione di una lite che ha rischiato di finire in tragedia. Tutto è cominciato quando un 56enne del posto si è presentato al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Sacro Cuore di Gesù” con una ferita da arma da taglio al torace.
Ai medici che lo hanno soccorso è stato chiaro fin da subito che non poteva essere stata causata da un incidente. Cos’era accaduto lo ha raccontato lui stesso ai sanitari: “è stato mio fratello a colpirmi con un coltello da cucina dopo una discussione”, avrebbe detto. Così, il più piccolo è finito nei guai con l’accusa di lesioni aggravate.
La ricostruzione dell’accaduto
Che cosa abbia fatto scattare la scintilla, al momento, è impossibile saperlo. Fatto che quegli attimi di tensione vissuti in casa hanno preso una piega inaspettata quando il 47enne ha colpito il fratello più grande con un coltello, probabilmente rimediato in cucina. L’uomo si è recato (sembra da solo) al nosocomio della “Città Bella”, dove avrebbe raccontato ai sanitari come o meglio chi lo aveva ferito. Se la caverà con 20 giorni di prognosi, fortunatamente.
Come prassi impone, sono stati interpellati i Carabinieri che hanno rintracciato il 47enne e lo hanno condotto in caserma. Non prima di aver cercato in casa l’arma utilizzata nel litigio, generato da futili motivi. Nonostante la perquisizione sia stata accurata, il coltello non è stato ritrovato.
Le indagini svolte dagli uomini in divisa e le testimonianze dei due fratelli che hanno raccontato la propria versione dei fatti hanno permesso di ricostruire il ferimento.