Il monitoraggio sulle attività di pesca dei militari della Capitaneria di porto di Gallipoli ha consentito di localizzare, nella mattinata odierna, una raccolta dei ricci di mare all’interno dell’Area Marina protetta di Porto Cesareo.
L’intervento della Guardia Costiera
L’operazione, svolta con un’unità navale e due pattuglie a terra di supporto della Guardia Costiera di Gallipoli, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, ha consentito di bloccare l’attività. In due a bordo di una piccola imbarcazione, al fine di massimizzare la raccolta del prodotto ittico, avrebbero utilizzato dell’attrezzatura subacquea che, unitamente agli echinodermi (circa 400 esemplari), è stata posta sotto sequestro penale dai militari della Guardia Costiera.
Non solo. Dai successivi controlli dei militari intervenuti, è stato ipotizzato altresì, che l’imbarcazione utilizzata per la raccolta dei ricci di mare fosse sprovvista del certificato assicurativo e pertanto, è stata posta sotto sequestro amministrativo con l’irrogazione di un ulteriore sanzione amministrativa di ottocentoquarantuno euro.
Dall’1 Maggio, la pesca dei ricci vietata fino a fine Giugno
Dopo aver interessato il competente servizio sanitario, che ha attestato lo stato di vitalità del prodotto ittico sequestrato, i ricci sono stati rigettati in mare. In ultimo, si rammenta che, così come previsto dalla vigente normativa di settore, dall’1 maggio la pesca dei ricci di mare sarà vietata fino alla fine di Giugno per permettere la riproduzione degli echinodermi.