Finanziamenti pubblici destinati ad una comunità di minori, ma in realtà utilizzati per acquistare case, terreni ed una barca. Il gup Antonia Martalò ha fissato l’udienza al prossimo 2 febbraio per i tre imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Si tratta dei galatinesi: Bruno Dollorenzo, della moglie Laura Martinucci e della madre di quest’ultima, Maria Luce Romano. Rispondono delle accuse di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e malversazione in danno dello Stato. I fondi pubblici erano teoricamente indirizzati alla gestione di una comunità di recupero per minori "L'Aquilone" di Galatina.Invece, i bambini sarebbero stati nutriti con cibi scadenti e "costretti" a vestirsi con abiti usati.
A finire nell’occhio del ciclone degli uomini di Polizia Tributaria della Gdf di Lecce e del pm Stefania Mininni , le cooperative di utilità sociale ‘Le Ali della Vita’ e ‘Nuovo Incanto’, nate sulle apparenti ceneri della primordiale ‘Progetto Uomo’. In sostanza, i responsabili delle stesse comunicavano periodicamente un cambio di nome al soggetto giuridico, eludendo in tal modo i dovuti controlli da parte delle autorità. In realtà, però, si trattava di cooperative nuove di zecca, con altro soci e dalla compagine ampiamente rinnovata.La mancata comunicazione del cambio de facto della cooperativa che gestiva il centro, impediva i dovuti accertamenti. Ma non sarebbe finita qui.
Nel corso delle indagini, sono venute alla luce anche frequenti irregolarità nella richiesta di gestione dei fondi destinate alle due cooperative sociali di Galatina erogati dalle decine di Amministrazioni Comunali (nello specifico si tratta dei comuni di Aradeo, Cutrofiano, Galatina, Campi, Cavallino, Corigliano, Francavilla Fontana, Latiano, Leverano, Maglie, Melpignano, Otranto, Salice Salentino e San Cesario). Contributi erogati dal 2008 al 2013 per un totale complessivo di 1.370.826 euro. Fondi che, ovviamente, non sono stati devoluti alla struttura, ma beatamente intascati dai componenti delle cooperative o destinati ad uso personali. Terreni, case e persino una barca a vela: ecco a cosa è servito il denaro "sottratto" ai minori. Assidui erano poi i prelievi di contante, pari a 350mila euro.
Sottoposti a sequestro preventivo, disposto dal gip Simona Panzera, sei terreni dislocati tra Galatina e Sogliano Cavour, una imbarcazione a vale di dodici metri ormeggiata all’interno del porto di Gallipoli, disponibilità finanziarie per centodiecimila euro.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Mario Coppola e Francesca Conte.
I soldi per i minori? Usati per acquistare case, terreni e una barca. Tre galatinesi sotto processo
Il Gup ha fissato l’udienza al prossimo 2 febbraio per i tre imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Rispondono delle accuse di truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche e malversazione in danno dello Stato.