Il centro sociale ‘Binario 68’ è da questa mattina sgombero.
È stato eseguito, infatti, il sequestro preventivo dell’immobile di via Dalmazio Birago che nel marzo 2014 era stato occupato abusivamente dagli aderenti al gruppo denominato proprio ‘Binario 68’.
All’interno della struttura si erano poste dodici persone, alle quali nei giorni scorsi era stato notificato il provvedimento di sequestro preventivo disposto dall’Autorità Giudiziaria. L’immobile era stato occupato da precari e studenti, ma da questa mattina i legittimi proprietari stanno man mano rientrando in possesso della loro proprietà.
Le fasi di sgombro dell’immobile, eseguite dagli uomini della Polizia, dagli agenti della Digos e da alcuni Carabinieri, sono iniziate alle prime luci dell’alba di questa mattina: prima la chiusura al traffico della zona interessata, poi le operazioni di forzatura di alcune porte di accesso alla struttura, operate dai Vigili del Fuoco, anche loro giunti sul posto.
Subito dopo, appresa la notizia, si sono recati nei pressi di via Birago alcuni attivisti che hanno manifestato tutta la loro solidarietà agli sfrattati. Il tutto si è svolto nella massima tranquillità, ma ovviamente non sono mancati momenti di tensione, perlopiù verbale, senza però che la situazione prendesse pieghe ben più esagitate. In queste ore, quindi, tutti coloro che hanno ricevuto la notifica del provvedimento sono impegnati nelle fasi di recupero di tutti i propri oggetti personali, mentre i proprietari dell’immobile stanno riprendendo possesso di quanto loro appartiene.
Il civico numero 68 di via Dalmazio Birago, lo ricordiamo, era stato occupato dagli attivisti del movimento di estrazione popolare. Un tempo vi era la Manifattura Tabacchi, una vera e propria miniera d’oro per la città e per tutto il territorio salentino. Le intenzioni degli occupanti erano quelle del mutuo soccorso dove ospitare anche appuntamenti culturali.
Da questa mattina, però, si infrange il sogno del centro sociale ‘Binario 68’: l’immobile torna ai legittimi proprietari.
Anche se le operazioni di sgombero si sono svolte senza alcuna conseguenza, lo stesso non si può dire per quanto accaduto nella seconda metà della mattinata. Un corteo di manifestanti, infatti, si è snodato per le vie del centro storico fino ad arrivare alle porte di palazzo Carafa. Qui, una piccola delegazione è riuscita a incontrare il sindaco Perrone, mentre gli altri aderenti al corteo sono rimasti all'uscio dove, in uno scambio acceso di battute, l'usciere del palazzo e una vigilessa pare siano rimasti contusi, tanto da rendere necessarie le cure degli operatori di Pronto Soccorso.
Non poche sono le manifestazioni di solidarietà per coloro che davano vita al Binario 68. Nel pomeriggio un'assemblea pubblica in Ateneo.